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Carcere a Pordenone, Serracchiani: "Carenza di organico, sovrafollamento sotto controllo"

La responsabile Giustizia del Pd ha fatto visita alla casa circondariale insieme a una delegazione a livello locale

La deputata e responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani ha fatto visita al carcere di Pordenone con una delegazione composta dal consigliere regionale Andrea Carli e dai consiglieri comunali dem Fausto Tomasello e Irene Pirotta.  “Il tema caldo è l’organico di Polizia penitenziaria estremamente carente, dato che sono previsti sulla carta cinquantuno agenti e ne sono presenti in servizio trentasette, con una conseguente turnazione particolarmente pesante. Le condizioni di vita all’interno del carcere dovrebbero essere sostenibili anche per chi vi lavora”.

Serracchiani ha parlato di una "struttura carceraria che sorge nel castello di Pordenone è vecchia e inadeguata – spiega la deputata - e dovrà essere sostituita dal nuovo carcere a San Vito al Tagliamento nella caserma Dall'Armi. Rispetto al passato la situazione di sovraffollamento è migliorata, con una capienza di circa quaranta posti in cui sono ospitati gli attuali cinquantuno detenuti, di cui trentadue italiani e diciannove stranieri. L’equilibrio viene in qualche modo mantenuto attraverso trasferimenti quando si tocca il limite dei cinquantatré”.

Infine c’è un tema da essere affrontato: la sanità penitenziaria. "Deve essere affrontato a livello nazionale e regionale, in particolare è avvertito il disagio psichiatrico. A Pordenone circa il 30% dei detenuti ha prognosi di disagio psichiatrico e di doppia prognosi da dipendenza. Difficile farvi fronte con solo due funzionari giuridico pedagogici e un’infermeria senza degenza e – conclude - con un personale che non può garantire la copertura sulle 24 ore”.

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