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Masterchef 13, i giudici consolano il pordenonese Michael Stefano vittima di bullismo in cucina

«Sei una bella persona», gli dice Cannavacciuolo. Il suo piatto, però, non ha convinto e non parteciperà al programma

C'era anche un pordenonese tra i protagonisti delle prime 2 puntate di Masterchef 13 che hanno definito metà della Masterclass di questa edizione. Tra coloro che speravano di convincere i giudici a dargli l'agognato grembiule c'era il pordenonese Michael Stefano.

«Ho 25 anni, nella vita faccio il corriere, vengo da Pordenone, mi ha accompagnato mia mamma», si è presentato ai giudici della cucina più ambita d'Italia: Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli.

Michael ha scelto di dedicare il suo piatto, un risotto con gorgonzola noci caramellate, e l'ha chiamato 'Mariutte', il soprannome della sua amata nonna, «ancora viva» (sottolinea, ndr), che l'ha cresciuto con la mamma. «Io cucino per amore. Sono un nipote e un figlio molto grato», ha detto prima di confessare: «Pensavo già da un po' di venire qui a Masterchef, ma non ho mai avuto il coraggio di fare, perchè purtroppo non ho mai avuto molta stima di me».

Michael Stefano, a quel punto, ha scelto di aprirsi raccontando come «Lo chef che avevo invece di insegnarmi mi ha maltrattato, una sera mi ha lanciato un piatto e mi ha centrato in pieno, lì sono uscito con le lacrime, ho tolto la divisa e ho giurato che non avrei più fatto il cuoco».

Chef Giorgio Locatelli è intervenuto dimostrando immediatamente tutta la sua solidarietà: «Voglio chiederti scusa da parte di tutti i cuochi per quella persona che ti ha fatto passare la voglia di essere in cucina e ti assicuro che soprattutto adesso la maggior parte delle cucine non sono più così».

Il pordenonese è stato quindo consolato dai giudici per questa bruttissima esperienza, ma poi ha dovuto accettare il verdetto di non essere selezionato nella Masterclass.

«Mi aspettavo un piatto bello colorato, mi hai fatto un piatto pallido. Stiamo parlando di un formaggio che ha un gusto ben definito, tu lo senti qui dentro?» Chef Locatelli ha sottolineato come il risotto risultasse un po' slegato, mentre Chef Barbieri gli ha detto: «Tecnicamente hai fatto degli errori, quando si tira un risotto il brodo deve sempre andare un po' in bollore».

La partecipazione del giovane Michael Stefano, però, si è conclusa comunque con alcuni bellissimi complimenti che porterà sempre con sè. Antonino Cannavacciuolo gli ha detto: «Sono sicuro che quando porti i pacchi alle persone sono felici, perché sei una persona bella, una persona positiva, questo ti fa onore, continua a fare il distributore di sorrisi, anche se per questo piatto ti devo dire no».

Giorgio Locatelli gli ha detto: «Sei una persona molto empatica, che pensa agli altri molto prima di quanto pensi a se stessa, noi nel nostro mestiere abbiamo bisogno di gente come te e mi spiace tantissimo che questo risotto ti sia venuto così male, ma hai tutto il tempo per migliorare». Anche Bruno Barbieri è stato affettuoso, anche se severo: «Hai tutto il tempo davanti a te per continuare quello che è il tuo sogno, però per il momento non è qui».

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