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«Non chiedo mai a un mio studente da dove viene, solo dove vuole arrivare»: il prof Maggi riflette sulle parole del presidente Mattarella sui migranti

La riflessione dell'insegnante pordenonese sui social

Ieri, lunedì 19 settembre, il presidente Sergio Mattarella a Forlì, all'inaugurazione dell'anno scolastico, ha dichiarato che «va considerato con attenzione che le nostre classi sono frequentate da circa 800 mila studenti, migranti o figli di migranti stranieri. Un decimo degli iscritti nei nostri istituti. Si tratta di un impegno educativo imponente. Studiano da italiani, apprendono la nostra cultura e i nostri valori, e possono costituire un grande potenziale per il Paese. Dal loro positivo inserimento può dipendere parte importante del futuro dell'Italia».

Il Capo dello Stato ha sottolineato come «Non si cresce con il necessario spirito civico nell'isolamento. Perché forme, pur non dichiarate né intenzionali, di separazione producono rischi gravemente insidiosi per l'intera società. Dobbiamo scongiurare il rischio di giovani che, crescendo al di fuori dei canali scolastici, traducano la loro marginalizzazione in rifiuto della convivenza o come impulso alla ribellione».

Riflettendo su queste parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella oggi, il professor Andrea Maggi, in una delle sue Instagram Stories ha scritto: «Non chiedo mai a un mio studente da dove viene, solo dove vuole arrivare»

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