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Nicolò Fagioli confessa: debiti di gioco anche nel Pordenonese

Il calciatore della Juventus è stato squalificato per sette mesi per «esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa». Stagione finita.

Il calciatore della Juventus Nicolò Fagioli ha confessato tutto nel corso dell'interrogatorio avvenuto davanti al procuratore federale Chinè. Al centro ci sono le scommesse illegali che stanno colpendo parte del calcio italiano. Un'inchiesta che coinvolge alcuni giocatori che militano in Serie A o nei campionati esteri come la Premier League. Niccolò Fagioli dalle ricostruzioni emerse da giornali come La Stampa, Il Fatto quotidiano e Il Messaggero, avrebbe accumulato circa tre milioni di debiti. E tra le aziende a cui l'atleta deve dei soldi c'è anche una società con sede nel Pordenonese. 

Dopo essersi autodenunciato la Procura Federale ha deciso di sanzionare Fagioli con un ammenda di 12.500 euro e una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali, come si legge nella nota ufficiale, «commutati in prescrizioni alternative: un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi; un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo». 

I fatti

Nicolò Fagioli, nel corso dell’interrogatorio in Procura del 28 settembre, ha dichiarato che la vicenda è partita intorno all'estate del 2021, durante il ritiro della nazionale under 21. Il calciatore aveva visto il compagno Sandro Tonali mentre stava scommettendo con il cellulare, e a quel punto aveva deciso di iscriversi anche lui alla piattaforma usata dal giocatore del Newcastle non ponendosi il problema che fosse illegale. 

Comincia a scommettere su tennis, casinò online, e sul calcio, anche se nega categoricamente di non aver mai messo soldi sulle squadre dove ha militato: Cremonese e Juventus. Non potendo più usare il conto personale (controllato in quel caso dalla madre) ha provato a chiedere soldi ai compagni con la scusa di dover acquistare degli orologi di lusso in una gioielleria di Milano. Quella somma invece serviva per scommetere su siti considerati illegali oppure per pagare i debiti di gioco.

Con il tempo arrivano le prime minacce. «Ti spezzo le gambe», afferma Fagioli al procuratore. Una situazione che è diventata insostenibile visto che le perdite sono arrivate a sfiorare i tre milioni di euro, di cui 17 mila euro  «con una agenzia legale in provincia di Pordenone».

Il commento su Instagram

Il giocatore ha scelto di disattivare il suo account Instagram dopo aver replicato a chi lo ha attaccato in queste ore, a cominciare dai quotidiani. «Pensavo di partire chiedendo scusa non solo ai tifosi bianconeri, ma a tutti i tifosi del mondo del calcio e dello sport per l'errore ingenuo che ho fatto. Invece no, sono obbligato a partire con lo schifo che scrivono su di me giornali, persone solo per mettermi in cattiva luce con mille falsità... O forse meglio, solo per conquistare due visualizzazioni in più. Presto parlerò».

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