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La Guardia di finanza scopre 29 evasori totali

Il bilancio del lavoro delle Fiamme gialle, tra lavoro nero, tasse non pagate e dipendenti pubblici infedeli

Nel 2022 e nei primi 5 mesi del 2023 la Guardia di Finanza di Pordenone ha eseguito 4.649 interventi ispettivi e concluso 266 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
Il contrasto all’evasione fiscale è l’obiettivo prioritario della missione di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza. Il fenomeno danneggia non solo il bilancio dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali sottraendo risorse da destinare ai servizi pubblici e costituendo quindi un freno allo sviluppo del Paese e all’adozione delle misure distributive del reddito ma genera anche distorsioni di mercato a danno di quelle imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi, ponendosi al di fuori della legalità, sovverte l’etica e le regole della libera concorrenza.

In questo particolare ambito operativo, nella provincia di Pordenone, nel periodo nel periodo 1° gennaio 2022/31 maggio 2023 sono stati eseguiti 2.393 interventi ispettivi, tra verifiche e controlli.
Per quanto riguarda l’indebito utilizzo dei crediti di imposta sono state effettuati 57 interventi che hanno consentito di contestare crediti indebitamente compensati per oltre 3,8 milioni di euro.
Particolare impulso è stato dato alle attività finalizzate a contrastare il fenomeno del “lavoro sommerso” che hanno consentito di accertare, in svariati settori produttivi e/o commerciali, 148 lavoratori in nero o irregolari, quasi la totalità di nazionalità straniera e dei quali 14 sono risultati essere senza un regolare permesso di soggiorno in Italia.
Sono stati segnalati 76 datori di lavoro alle competenti Autorità Amministrative, per l’accertamento dei contributi dovuti e delle relative sanzioni. Da segnalare l’ottima e proficua collaborazione con gli altri attori istituzionali competenti in materia, vale a dire l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, l’INPS e l’INAIL, con i quali sono stati intrattenuti, e proseguono, costanti interscambi informativi e professionali.

Chi non paga le tasse

Nel settore prettamente deputato al contrasto dell’evasione fiscale sono stati “scoperti” 29 evasori totali e paratotali e denunciate 12 persone all’Autorità Giudiziaria, per reati previsti dalla Legge Penale Tributaria (Decreto Legislativo 74/2000).
L’azione di contrasto agli evasori seriali è, tuttavia, efficace quando si riesce concretamente a recuperare quanto illecitamente sottratto alle casse dell’Erario. A conferma di tale impegno, nel periodo in argomento:
 - sono stati eseguiti, dai Reparti della Provincia, provvedimenti di “sequestro per equivalente”, disposti
dall’Autorità Giudiziaria per quasi 95 mila di Euro;
- sono state proposte, alle medesime Autorità, analoghe misure ablative per oltre 5 milioni di Euro.

Reddito di cittadinanza e dipendenti pubblici infedeli

Nel corso del periodo preso in considerazione, sono 44 le persone denunciate per indebite percezioni di contributi pubblici, ammontanti a circa 10 milioni di euro, per i quali sono state avanzate all’Autorità competente proposte di sequestro per l’intero importo elargito. Nel comparto sono state eseguite confische per complessivi 445 mila euro.
48 sono i controlli eseguiti nel settore delle prestazioni sociali agevolate a seguito dei quali 34 persone sono state denunciate per false dichiarazioni finalizzate ad ottenere agevolazioni nel settore scolastico/sociale (libri scolastici, rette asili, università e affitti, carta famiglia, bonus energia, esenzione ticket, ecc.). Tra i denunciati anche 27 persone che avevano indebitamente richiesto e percepito il “reddito di cittadinanza” per complessivi
256.000 euro.
Sono stati segnalati alla Corte dei Conti 14 responsabili per un danno erariale di oltre 10 milioni di euro.Le Fiamme Gialle pordenonesi hanno operato anche a tutela della correttezza dei dipendenti pubblici accertando condotte di peculato per oltre 330.000 euro.

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