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Sabato, 27 Aprile 2024
Immagini in bianco e nero / Cordenons

Il rapporto tra genitori e figli nella mostra di Roberto Giovetti

La mostra Filius fortunatissimus. Fotografie, in programma fino al 24 settembre, rientra nel ricco cartellone del Festival internazionale di Musica Sacra

Il Festival internazionale di Musica Sacra è davvero alle porte, e come ogni edizione si cerca di dare risalto all’immagine grazie a una mostra organizzata dal Centro Iniziative Culturali Pordenone con la Casa dello Studente Antonio Zanussi. Questo 31° appuntamento si arricchisce con Filius fortunatissimus. Fotografie, un’esposizione di 36 opere inedite dell’artista Roberto Giovetti, ospitate all’interno dell’Auditorium Aldo Moro di Cordenons fino al 24 settembre nelle giornate di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 16 alle 19.

L’inaugurazione 

L’apertura ufficiale è prevista per la giornata odierna alle ore 17:30 a ingresso libero. Un’occasione per tutti i cittadini di proseguire il percorso tracciato dalle precedenti edizioni del festival. In passato si è parlato delle figure del Pater e della Mater, ma da questa mostra, curata da Giancarlo Pauletto insieme a Maria Francesca Vassallo e Mario Giannatiempo, emergerà un’ulteriore tappa di questa trilogia, che è il Filius. Un tema, come racconta il presidente di Presenza e Cultura, don Luciano Padovese, «che ben si presta a ricerche e ipotesi di lavoro nell’ambito delle arti visive: in termini relativi al sacro e al religioso, ma anche in chiave semplicemente antropologica, perché coinvolge fatti quali quello della nascita, della famiglia, della responsabilità dei singoli verso gli altri e della società verso i singoli». 

Il concerto di Ludovica Borsatti

In occasione dell’evento, promosso dal Comune di Cordenons con l’Associazione Media Naonis, con Presenza e Cultura e con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, ci sarà inoltre il concerto della fisarmonicista Ludovica Borsatti che eseguirà alcune sinfonie di Johann Sebastian Bach e Johann Pachelbel. Una parentesi musicale che porterà poi a scoprire tutto ciò che si cela dietro a queste fotografie di Roberto Giovetti. 

Filius fortunatissimus. Fotografie, la mostra di Roberto Giovetti

Le parole del curatore 

Giancarlo Pauletto descrive questa mostra come «una vera elegia intorno ad un rapporto fondante della vita, quello tra genitori e figli. Rapporto complesso, essenziale, determinante, difficile da districare e difficile da esprimere. Giovetti ci consegna immagini ricche di sapienza fotografica e di sensibilità umana. Tutte le fotografie catturano momenti di una sequenza, e diventano un racconto: la storia di una quotidianità raccontata con occhi attenti e partecipi da un figlio che guarda i suoi anziani genitori. Una quotidianità osservata con affetto ma anche con nascosta trepidazione, con la consapevolezza di chi sa che la fortuna di avere ancora i genitori con sé è una fortuna che, per comune destino, avrà fine». Giovetti da questo punto di vista ha cercato di dare risalto ai gesti e le attività quotidiane, come preparare la colazione, o il pranzo. Esperienze comuni «di un’esistenza che ha assiepato alle proprie spalle tanta condivisione di sentimenti, affetti, ostacoli e difficoltà superate: tanta vita, insomma. - conclude Pauletto - E il generale silenzio in cui si svolge tutto il racconto è una sorta di comunicazione aggiunta, è un “clima” che mette in contatto la storia con noi che ne siamo gli spettatori». 

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