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Ferrovie, Conficoni: «Nessun potenziamento della rete nel Friuli occidentale»

Pochi investimenti sulle infrastrutture della Destra Tagliamento secondo consigliere regionale Nicola Conficoni

Il mandato della Giunta regionale è al suo ultimo miglio, ma per le opposizioni è già tempo di bilancio. Sul lato delle infrastrutture durante i lavori della IV Commissione è intervenuto il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), mettendo sul tavolo alcuni temi legati al potenziamento delle ferrovie nella Destra Tagliamento. «Dopo cinque anni di governo del Centrodestra in Regione, il potenziamento della rete nel Friuli Occidentale è purtroppo ben distante dall’essere realtà», afferma l’esponente dem elencando nel dettaglio le tratte che hanno bisogno di interventi.

«Per quel che riguarda l'elettrificazione della linea Casarsa-Portogruaro, se non ci saranno ulteriori slittamenti - aggiunge l'esponente dem - dovremo aspettare il 2025, mentre per la Sacile-Gemona c'è un'apertura intermedia annunciata entro il 2024 fino a Pinzano. Inoltre, sull’interporto di Pordenone non ci sono rassicurazioni e nemmeno una data entro la quale verrà finanziata la realizzazione della stazione elementare, necessaria ad agevolare la movimentazione delle merci».

Secondo Conficoni il quadro «è decisamente insoddisfacente. A maggior ragione perché si inserisce in un quadro deludente che riguarda in generale la modernizzazione delle infrastrutture della Destra Tagliamento. La rete viaria non ha fatto i necessari passi avanti, smentendo le promesse. La bretella sud di Pordenone è in grave ritardo e si rischia di finire la legislatura senza che il nastro sia stato tagliato. Abbiamo inoltre perso tempo preziosissimo per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Meduna, senza dimenticare la messa in sicurezza lungo la strada statale 13 su nodi come quello di Casarsa, il passaggio a livello di Sacile e le rotatorie da realizzare lungo il tracciato per fluidificare il traffico».

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