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Rischio alluvioni, «tempi abnormi per la messa in sicurezza del territorio»

L'attacco del consigliere regionale del Partito Democratico Nicola Conficoni

Dopo la pesante alluvione che ha colpito parte dell'Emilia Romagna, causando due vittime e molti sfollati. il consigliere regionale del Partito Democratico, Nicola Conficoni, chiede alla giunta di velocizzare gli interventi sulla sicurezza idrica. Interventi che partendo dagli invasi montani si rivelano fondamentali per il bacino del Livenza, con la zona della bassa pordenonese molto esposta al rischio di esondazioni, come ha dimostrato l'alluvione del 2002. Da quell'evento sono stati eseguiti diversi lavori che hanno garantito una certa stabilità ed evitato altri eventi drammatici come quello di 21 anni fa. 

«I tempi per gli interventi di messa in sicurezza sono assolutamente abnormi - spiega Conficoni - rispetto alla situazione idrogeologica e alle molte allerte. È inaccettabile che lo studio di fattibilità della galleria scolmatrice tra gli invasi di Ca' Selva e Ca' Zul e degli scarichi di fondo della diga di Ponte Racli, finanziato quattro anni fa dallo Stato nell'ambito del Piano nazionale invasi, non sia ancora pronto per la necessaria condivisione con i portatori di interesse».

«La capacità di laminazione dei serbatoi montani a uso idroelettrico va aumentata - continua l'esponente del Pd - sia con interventi strutturali, sia con l'asportazione dei materiali in eccesso che ne limitano il volume. Durante lo scorso anno, però, non si è approfittato della siccità per sghiaiare gli invasi e per eseguire una manutenzione straordinaria del fiume Meduna, la cui esondazione provoca l'allagamento di alcune abitazioni nella frazione di Villanova Storica a Pordenone. Al riguardo giova ricordare che sempre nel 2019 il Comune aveva ipotizzato la creazione di un nuovo argine a protezione dell'abitato». 

«Dallo scorso novembre attende risposta una mia interrogazione - precisa Conficoni - intesa a fare il punto della situazione sulla fattibilità dell'opera. Che la vasca realizzata per limitare il rischio di allagamenti a Rorai sia stata inaugurata nelle scorse settimane, sette anni dopo il finanziamento concesso dalla Regione, la dice lunga sulla lentezza con cui si sta procedendo».

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