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SANREMO 2024/L'INTERVISTA

Andrea Cia, l'intervista al pordenonese che ha partecipato a Sanremo Live Box: «Emozione e prestigio»

Il cantautore di Azzano Decimo racconta a PordenoneToday la sua esperienza al Festival

«Sei l'orgoglio di Azzano Decimo». È questo uno dei messaggi più belli e che hanno fatto maggior piacere ad Andrea Cia, il 45enne cantautore pordenonese che giovedì 8 febbraio si è esibito a Sanremo Live Box, a Casa Sanremo.

«La mia etichetta discografica, la Angels Swings Recording, che ha lo studio di registrazione a Pantianicco, in provincia di Udine, uno dei più grandi del Nord Italia, è agente per il Friuli per quanto riguarda Casa Sanremo dato che i titolari fanno parte anche della sala stampa "Lucio Dalla", al Palafiori. Sentendo i brani che faranno parte del disco nuovo, in uscita a luglio, mi hanno detto di provare a mandarli per vedere se fossero scelti per Sanremo Live Box. Così è stato e la canzone "Fidarti di me" è piaciuta e siamo riusciti ad arrivare lì»,  racconta Andrea Cia a PordenoneToday.

Questa canzone, come le altre dell'album, è nata anche grazie a un'attività che ha portato avanti con i ragazzi, dai 14 ai 18 anni, ad Azzano, Pordenone e nei paesi limitrofi. Il cantautore al termine di un'attività musicale, in cui spiegava loro come nascono le canzoni, lasciava loro del tempo per parlare di alcune tematiche sempre attuali, come l'amore e l'amicizia. Anche da un collage di queste riflessioni sono nate le sue canzoni che l'hanno portato fino a Sanremo.

Rivivendo quel giorno il cantautore sottolinea come sia rimasto colpito da un mix composto da emozioni e prestigio. «Ho avuto l'opportunità di esibirmi a Sanremo, al Palafiori, che non è una cosa che capita tutti i giorni. Sono entrato in uno dei 'cuori pulsanti' del Festival di Sanremo, perché noi vediamo il Festival solo al teatro Ariston ma in realtà la kermesse è  un po' dappertutto a Sanremo. I punti principali sono 3,  L'Ariston, il punto principale, il palco Arena Suzuki che avevano allestito fuori in piazza Colombo e poi Casa Sanremo che è dove c'è il live box. Quando entri ti rendi conto che non sei in un posto qualsiasi, ma in uno dei principali del Festival di Sanremo», sottolinea. 

«Questo permette di capire quello che in realtà gira intorno a Sanremo, anche a livello commerciale, tutto quel movimento, quel fermento. La gente a Sanremo è abituata a questo e si ferma volentieri ad ascoltare, a guardare», ci dice.  

Tra i ricordi più belli di questa esperienza per Andrea Cia c'è stata «la fortuna di vedere quasi tutti i cantanti in gara, mentre noi aspettavamo di esibirci, quindi c'è stata l'opportunità per qualche saluto, per una chiacchiera al volo. Ho visto Annalisa, Fiorella Mannoia, Amoroso, The Kolors, a Maninni sono riusciuto a fare i complimenti. Ho visto tutti molto tranquilli. C'era proprio un bel clima», afferma.

Il cantautore pordenonese dice poi quali sono state le sue canzoni preferite. «Angelina Mango ha cantato bene, è stata brava e coraggiosa, Ho apprezzato il suo coraggio nel fare, nella serata dei duetti, la cover de "La rondine", una delle canzoni di maggior successo del padre. È stata molto coraggiosa perché quella secondo me poteva essere un'arma a doppio taglio perché poteva darle quel qualcosa in più, come è poi effettivamente stato, ma la gente poteva anche dirle "è solo grazie al padre"...Per me non è così, lei è stata molto, molto brava a farla sua quella canzone e credo abbia fatto la scelta migliore in tutti i sensi.  Mi è piaciuta molto anche la canzone di Diodato che trovo sempre elegante nei brani e nella stesura dei testi, direi molto bene».

Dopo questa bellissima esperienza Andrea Cia ha un sogno sanremese per il futuro:  «La mia grande passione più che cantare è scrivere, questo è il mio obiettivo. Più che assomigliare a qualcuno vorrei scrivere per qualcuno. Questo è l'obiettivo che attualmente ho. Sto lavorando, insieme alla mia etichetta anche per questo», ha confidato. 

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