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Martedì, 30 Aprile 2024
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Nessun confronto con il comitato per l'Ex Fiera, De Bortoli risponde alle accuse: «Salvador cerca visibilità»

L'assessore in una nota: «Il sacrificio degli alberi è una scelta dolorosa ma verrà ripagata».

Da tempo il Comitato Molinari sta chiedendo un incontro con l'assessore allo sport Walter De Bortoli. Un confronto che in questo momento è ben lontano dal realizzarsi a giudicare dallo scontro dialettico tra il Comune e gli esponenti dell'opposizione. Marco Salvador (La Civica) parla di un atteggiamento arrogante nei confronti di questo gruppo di residenti pordenonesi che si sono riuniti per chiedere all'amministrazione di rivedere certi punti del Polo Young, dall'abbattimento dei tigli alla rimozione della piastra esterna per i ragazzi. 

«Da parte di De Bortoli non aver voluto incontrare il Comitato per la riqualificazione del quadrante Molinari è stato molto grave, perché un amministratore deve sempre ascoltare tutti e perché nega quello che vanno propagandando da mesi, ossia che quel luogo rimarrà un punto di aggregazione sociale spontanea».

Salvador prosegue sostenendo che proprio da De Bortoli (e da Amirante) è partito tutto il «pasticcio» dell'Ex Fiera. «È proprio a causa dell’assessorato allo sport che non si è voluto perseguire un progetto di riqualificazione che tenesse vivo il patrimonio arboreo esistente. Salvo poi scoprire che gli spazi sportivi a disposizione dei ragazzi rimarranno pressoché uguali, ad eccezione dei “geniali” campi da basket sui tetti». 

La lettera di De Bortoli: «Affermazioni false. Cerca solo visibilità»

«Mi spiace vedere come le sue prese di posizione siano dettate da false opportunità. Le inutili preoccupazioni che manifesta non sono tanto per quello che la attuale Amministrazione sta facendo, ma soprattutto conseguenza dell’isolamento che lui sta vivendo all’interno del Consiglio comunale rispetto ai suoi colleghi di opposizione. Ciò lo porta a cercare costantemente visibilità, anche tramite lo scontro diretto con il sottoscritto, con il pretesto delle polemiche sui tigli e sullo sport». 

A dirlo è lo stesso De Bortoli che in una lettera risponde punto su punto alle accuse rivolte dall'esponente de La Civica. «Il consigliere Marco Salvador sostiene che è stato necessario sacrificare gli alberi per rispettare gli standard imposti dal sottoscritto. Con il paradosso poi – dice lui – che gli spazi dedicati allo sport non aumenteranno. Questa affermazione è falsa. Ho chiesto fermamente ai progettisti incaricati che la nuova struttura garantisca spazi perfettamente adeguati da dedicare alle attività sportive, affinché tutte quante le predette attività e le associazioni attualmente presenti nell’Ex Fiera possano trovare adeguata collocazione nei nuovi impianti».

La questione "bar"

L'assessore entra poi sulla questione del bar di 140 metri quadri laciando intendere che la struttura è concepita non solo come una serie di spazi adibiti all’attività sportiva, ma come vero e proprio polo dedicato ai giovani e allo sport. «Non si tratta di un inutile capriccioi», prosegue De Bortoli  «ma sono servizi che attualmente mancano e di cui si sente la mancanza: innanzitutto una reception per accoglienza e informazioni e degli spazi dedicati all’attesa (genitori che aspettano i figli o figli che aspettano i genitori). Ci sarà anche una “hall of fame” per ricordare i campioni olimpionici del nostro territorio». 

Il ruolo delle associazioni

Lo scontro si fa ancora più acceso sul ruolo delle associazioni all'interno dell'Ex Fiera. Salvador sostiene che le società sportive non si stanno minimamente esponendo con il rischio di ripercussioni o ricatti da parte dell'amministrazione comunale. Affermazioni che De Bortoli reputa inaccettabili: «Dovrebbe essere chiaro che per me, assessore allo sport, non possono essere che loro i primi interlocutori rispetto al progetto del nuovo Polo Young. Loro la usano e la valorizzano, e a loro restituiremo la struttura nuova, e non possiamo permetterci errori o approssimazioni nella realizzazione di un luogo che dovrà essere in grado di rispondere al meglio a tutte le esigenze di questi soggetti. E infatti abbiamo già accolto e inserito nel progetto molte delle loro richieste e proposte».

Per questo il confronto, secondo De Bortoli, deve partire dalle associazione e non agli altri soggetti (compreso il Comitato) che sostiene di voler incontrare. «Ma non posso accoglierli prima, perché significherebbe non riconoscere il lavoro enorme che esse hanno fatto negli anni. Questo è il mio metodo di lavoro. La porta è aperta a tutti, ma le priorità vanno rispettate».

I campi da basket sul tetto 

L'altra questione spinosa è la rimozione della piastra dove sono presenti i campi da pallacanestro esterni. Uno spazio che verrà sostituito da campi sul tetto e uno aperto ma coperto, da poter usare in caso di pioggia. De Bortoli in questo caso non entra nel merito della scelta ma punta sui numeri. «Due campi da basket, uno per allenamento e uno per le partite, con spogliatoi e spazio per il pubblico. Quindi oggi abbiamo in tutto quattro campi di cui tre esterni, domani ne avremo sei, di cui quattro esterni». 

I tigli

Ma il vero punto dolente del progetto è il taglio dei 53 tigli. Un'operazione che ha diviso l'opinione pubblica e che ha generato proteste e manifestazioni spontanee a Pordenone. «È evidente e non dovrebbe essere necessario spiegare che si tratta di una scelta dolorosa per tutta l’Amministrazione comunale. Ma vogliamo fare in modo che il sacrificio possa portare a un grande investimento sui ragazzi, sullo sport, sulla salute, sulle famiglie e sulla comunità. E alla fine il patrimonio arboreo sarà completamente reintegrato». 

    

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