Scuola: circa un terzo degli studenti dice no all'ora di religione
I dati dell'Uaar, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, certificano un aumento di alunni che rifiutano l’Insegnamento della religione cattolica
La scuola pubblica italiana, oltre a dover far fronte a un calo del numero di studenti, si trova oggi a dover affrontare un altro fenomeno di grande impatto che riguarda, in questo caso, l’Insegnamento della religione cattolica (Irc). Prendendo infatti i dati dell’anno scolastico 2022/23 sono 82 mila gli studenti in Italia che si sono aggiunti nella lista dei 'no' all'ora di religione. Un numero in costante crescita che è legato a vari fattori, compreso quello della secolarizzazione, fenomeno sociale che sta portando a una perdita di rilevanza della religione nella vita sociale, dalle istituzioni pubbliche fino ai nuclei familari che fino ad ora avevano conservato le credenze e pratiche religiose.
I dati a Pordenone
Gli studenti a Pordenone sono all'incirca 37 mila, e tra questi ben 8.409 alunni (il 22.55%) hanno scelto di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Dunque, tenendo conto dei numeri aggiornati all’anno scolastico 2022/23, circa un terzo dei ragazzi si rifiuta di prendere parte alle lezioni. Al primo posto troviamo la “Mario Lodi” di Pasiano (61.64%) anche se, per dovere di cronaca, si parla di numeri molti piccoli che influiscono sulla percentuale dei no. Diverso è il discorso dell'istituto professionale Zanussi di Maniago dove tra i 204 ragazzi, 118 non frequentano l'ora di religione (57.84%). Seguono l'istituto tecnico Marchesini di Sacile (57.37%), la scuola primaria Gabelli di Pordenone (53.63%) e l'Ipsia della Valentina di Sacile (48.83%).
Scuola | Comune | Tipo Scuola | Studenti | No Irc | % No Irc |
Mario Lodi | Pasiano | Infanzia | 73 | 45 | 61.64% |
Zanussi | Maniago | Istituto professionale | 204 | 118 | 57.84% |
Marchesini | Sacile | Istituto tecnico | 251 | 144 | 57.37% |
Gabelli | Pordenone | Primaria | 179 | 96 | 53.63% |
Ipsia della Valentina | Sacile | Istituto professionale | 213 | 104 | 48.83% |
Interessante vedere la classifica delle scuole superiori visto che in questo caso si parla di grandi numeri. Già abbiamo citato il podio presente nella classifica generale, ma in quella specifica vanno citati anche i due istituti tecnici Mattiussi (44.72%) e Flora (42.08%). Dietro di loro il liceo artistico Galvani di Cordenons (40.63%), il Torricelli di Maniago (40.33%), e l'Istituto di Meccanica Meccatronica di San Vito al Tagliamento (39.58%). Sempre con le stesse percentuali il Geometri (36.69%), il liceo scientifico Grigoletti (35.85%) e l'istituto Kennedy (33.42%)
Classifica istituti
Scuola | Comune | Tipo Scuola | Studenti | No Irc | % No Irc |
Zanussi | Maniago | Istituto professionale | 204 | 118 | 57.84% |
Marchesini | Sacile | Istituto tecnico | 251 | 144 | 57.37% |
Ipsia della Valentina | Sacile | Istituto professionale | 213 | 104 | 48.83% |
Mattiussi | Pordenone | Istituto tecnico | 796 | 356 | 44.72% |
Flora | Pordenone | Istituto tecnico | 183 | 77 | 42.08% |
Galvani | Cordenons | Liceo | 571 | 232 | 40.63% |
Torricelli | Maniago | Liceo | 367 | 148 | 40.33% |
Meccanica Meccatronica | San Vito al Tagliamento | Istituto tecnico | 48 | 19 | 39.58% |
Geometri | Pordenone | Istituto tecnico | 387 | 142 | 36.69% |
Grigoletti | Pordenone | Liceo | 1537 | 551 | 35.85% |
Kennedy | Pordenone | Istituto tecnico | 1514 | 506 | 33.42% |
Il commento
Il quadro descritto dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar) fornisce inoltre alcune informazioni interessanti anche a livello nazionale. «Dall’analisi dei dati che abbiamo liberato emerge che in ben sei province è stata superata la soglia del 30% di non avvalentisi», spiega Loris Tissino che si è occupato dell'analisi di questo studio: «Si tratta di Firenze (37,92%), Bologna (36,31%), Trieste (33,37%), Prato (33,19%), Gorizia (32,51%) e Aosta (30,74%). A livello regionale è la Valle d’Aosta a guidare la classifica (30,74%), seguita da Emilia Romagna (27,48%) e Toscana (27,12%). Confermato il divario Nord-Sud: le regioni fanalino di coda per numero di non avvalentisi sono infatti Basilicata (2,98%), Campania (3,11%), Calabria (3,41%), Puglia (3,67%), Molise (3,87%) e Sicilia (4,57%)».
Se invece si considerano solo i dati per categorie di scuola, è emerso che «sono gli istituti professionali a presentare il maggior numero di non avvalentisi (25,52%), seguono gli istituti tecnici (23,87%) e infine i licei (17,51%). Nella scuola secondaria di primo grado a non avvalersi è il 14,67% degli studenti, nella scuola primaria l’11,74%, nella scuola dell’infanzia l’11,3%. I numeri sarebbero ancora più alti se avessimo utilizzato i dati ministeriali così come forniti, ma abbiamo prudenzialmente escluso circa il 6% delle scuole perché mostravano fluttuazioni anomale nelle percentuali di non avvalentisi da un anno all’altro».