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Enrico Galiano, dado rubato a Pordenonelegge: arriva un (bellissimo) inatteso lieto fine

Un maestro d'ascia ha rifatto due dadi identici, uno per lo scrittore e uno per il suo amico a cui era stato sottratto

Si è conclusa con un lieto fine inatteso la vicenda del dado rubato a Pordenonelegge durante la presentazione del libro di Pierdomenico Baccalario.

La vicenda l'aveva raccontata il professor Enrico Galiano che aveva detto di «aver avuto la malaugurata idea di prendere il suo dado e farlo passare tra i ragazzi. Poi però sono arrivati due signori, che quindi non avevano seguito la scena, e quando se lo sono trovati in mano hanno forse capito fosse un omaggio per loro. E poi sono andati via prima e il dado è scomparso...».

Enrico Galiano aveva lanciato un appello sui social, nella speranza di ritrovare «un oggetto a cui Pierdomenico è affezionatissimo. Aiutatemi a ritrovarlo, rischio di perdere un amico».

Enrico Galiano, dado rubato a Pordenonelegge: arriva un (bellissimo) inatteso lieto fine 

Il tam-tam in rete si era immediatamente attivato ma, insieme a messaggi di solidarietà, erano arrivate considerazioni dal sapore decisamente più amaro. A raccontarle oggi, domenica 24 settembre, sui social, è proprio Enrico Galiano che scrive: «Quando ho pubblicato qui la storia del dado scomparso, in mezzo a tanti commenti e messaggi belli e amichevoli e a qualche sana – e più che giustificata – presa per il c**o, sono arrivati anche diversi commenti che volevano insegnarmi la vita, o che ci tenevano tanto a dirci quanto fosse poco saggio fidarsi degli esseri umani, insomma incolpavano noi che ci eravamo fidati più che i sottrattori del dado. Il concetto era così riassumibile: il mondo fa schifo, e voi siete dei fessi».

La vicenda, però, ha avuto un lieto fine, forse inatteso e proprio per questo ancora più bello.  «Ebbene, in questo mondo che fa schifo, poi è successo che una ragazza mi ha scritto. “Mio marito è Maestro d’Ascia!”, mi ha detto. “Ah”, ho risposto io, fingendo di sapere cosa fosse un Maestro d’Ascia. “Ti può rifare il dado!”», scrive Galiano in un post sui social.

«E così è andata che lui si è messo lì, per ore, senza averne mai fatto uno in vita sua, e il tutto gratis, senza che nessuno glielo avesse chiesto – ok, a parte la moglie, che credo avesse ottimi metodi persuasivi – e di dadi non ne ha fatti uno ma due. E ieri sera ho rivisto Pierdomenico e gliel’ho consegnato, con un finale più che mai inaspettato di una storia iniziata facendo pensare ad alcuni che il mondo fa schifo e finita invece dimostrando a tutti che è sempre un posto dove, per chi ci crede, possono accadere meraviglie».

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