Dedica, Arturo Pèrez-Reverte incontra i lettori al Paff!
Per l'occasione è stata inaugurata una nuova mostra dedicata al celebre Capitano Alatriste. Presente al Palazzo del Fumetto anche il pittore e illustratore spagnolo Joan Mundet
Prosegue la nuova edizione di Dedica. Il festival, che quest'anno festeggia i trent'anni dalla sua fondazione con il supporto prezioso dell’associazione culturale Thesis, sta ospitando a Pordenone lo scrittore spagnolo Arturo Pèrez-Reverte, protagonista di una rassegna che spazia dalla letteratura al fumetto. Quest'ultima è protagonista della seconda giornata che si è tenuta oggi, 17 marzo, al Paff!. Per l'occasione è stata inaugurata la mostra dedicata alla figura del Capitano Alatriste, nata proprio dalla penna di Pèrez-Reverte. Insieme al protagonista della rassegna c'era anche Joan Mundet, fumettista, pittore e illustratore spagnolo pluripremiato grazie a dei volumi che sono diventati best sellers.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 14 aprile, porta la firma delle due principali realtà culturali di Pordenone: Thesis e Paff! Il presidente del Paff! Marco Dabbà e il curatore di Dedica Claudio Cattaruzza hanno sottolineato l'importanza della collaborazione per accrescere l'offerta culturale della città. La mostrata è stata poi presentata dal curatore Angelo Bertani che si è focalizzato sulle qualità di Pèrez-Reverte. Il romanzo storico viene descritto come un’opera con una visione lucida e di stretta attualità. Allo stesso tempo si è concentrato sul lavoro di Mundet. Un artista capace non solo di tradurre il libro in un altro linguaggio ma di darne una vera e propria interpretazione che testimonia come l’arte molto spesso nasca dall’arte. «Alatriste è un personaggio tormentato – ha aggiunto l’illustratore spagnolo – che vive storie quasi “oscure” e il miglior modo di rappresentarlo erano immagini che ricordassero incisioni antiche e permettessero drammatizzazioni in bianco e nero».
Pèrez-Reverte e Mundet hanno anche raccontato al pubblico come con il passare del tempo il loro rapporto artistico si è alimentato, fra scambi di bozzetti, note e opinioni e Mundet ha dichiarato come il compito di un illustratore sia quello di completare quanto detto dall’ autore «con una visione in più, una pennellata, una fantasia. Alatriste - ha aggiunto - è un personaggio tormentato che vive storie quasi “oscure” e il miglior modo di rappresentarlo erano immagini che ricordassero incisioni antiche e permettessero drammatizzazioni in bianco e nero». Sul fatto che molti identifichino Alatriste nel suo autore, Pérez-Reverte ha dichiarato: «Non sono io, ma lui vede come vedo io, non si fa illusioni, sa che la battaglia è perduta ma combatte con dignità».
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