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Slittano i lavori in stazione a Sacile: cantiere rinviato al 2026

Confermati gli interventi per la riapertura della linea fino a Gemona. Previsto un piano per l'elettrificazione della ferrovia da Casarsa a Portogruaro

I viaggiatori in partenza da Sacile dovranno aspettare fino al 2026  prima di assistere a un cambiamento all'interno della stazione ferroviaria. Secondo quanto emerge dalla revisione del Piano commerciale a fine 2023 di Rete Ferroviaria Italiana, il Friuli Venezia Giulia sarà al centro di una serie di interventi per migliorare la qualità del servizio di trasporto su rotaia fino al 2027. 

Si parla di potenziamento delle linee; misure adeguate a garantire l'accesso in stazione a persone con disabilità o a mobilità ridotta; incremento di volumi e integrazioni del servizio ferroviario su tutta la Regione. Questo per via di un accordo, avvenuto nel mese di marzo del 2022, sottoscritto dal Friuli Venezia Giulia e RFI che prevede, come si legge nel documento, «che il volume d'offerta sviluppato sul territorio regionale sia incrementato attraverso una più ampia copertura delle tracce orarie nei vuoti d'offerta oggi presenti, sia attraverso l'attivazione di nuovi servizi sulla tratta Maniago-Gemona, a seguito della riapertura, per fasi, della linea».

Il lavori toccheranno anche le principali stazioni regionali e Sacile rientra tra le tappe salienti di questi interventi. L'unico problema è legato ai tempi previsti per il cantiere, dato che l'attivazione è prevista ufficialmente nel 2026.

RFI ha confermato la riapertura della linea da Sacile a Gemona dopo la prima fase già avvenuta nel dicembre del 2017. Fino ad ora i viaggiatori possono raggiungere Maniago e Pinzano. L'ultima tappa è quella del 2024 con il collegamento che dovrebbe consentire di raggiungere la stazione di Gemona. 

Infine Rete Ferroviaria Italiana ha deciso di investire su un piano strategico che porterà alla realizzazione di un sistema di elettrificazione da 3 kV cc della ferrovia da Casarsa a Portogruaro. Un lavoro che dovrebbe permettere di integrare la rete e potenziare il servizio regionale con mezzi elettrici in sostituzione con quelli a motore termico.

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