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Tutto pronto per Pordenonelegge: si partirà da Praga

Si alzerà dalla Repubblica Ceca il sipario sulla 24esima edizione del festival

Pordenonelegge, festa del libro e della libertà: la 24esima edizione riparte con un’anteprima nel cuore dell’Europa ed è attesa dal 13 al 17 settembre a Pordenone e in altri centri del Friuli Venezia Giulia, forte di  570 protagonisti, 334 eventi e 65 anteprime italiane e internazionali, per cinque memorabili giornate in oltre 40 locations, Per il secondo anno pordenonelegge apre i battenti a Praga con un evento concepito “sull’uscio della storia”, mercoledì 6 settembre, alle 19 nel centralissimo spazio Opero della capitale ceca. Focalizzato sul tema “Economia e libertà”, una questione cruciale per l’Europa stretta nella morsa dei conflitti internazionali e dell’inflazione, il dialogo di Praga vedrà protagonisti Tomáš Sedláček, l’analista bestseller di "Economia del bene e del male", più volte relatore al World Economic Forum, e il Presidente di Fondazione Pordenonelegge.it e di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, in un dialogo condotto dal direttore artistico di pordenonelegge, Gian Mario Villalta.

«Ci apprestiamo a inaugurare un’edizione nel fiore degli anni, la numero 24. Ma anche un’edizione forte di quasi un quarto di secolo, nel segno dei libri, che regalano sguardi preziosi sul mondo e ci ricordano che il valore letterario è sempre presidio di libertà», ha spiegato il Presidente Michelangelo Agrusti, che ha pubblicamente ringraziato il direttore artistico Gian Mario Villalta e i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet, insieme al direttore di Fondazione Pordenonelegge Michela Zin e alla squadra operativa, ma anche tutti i sostenitori del festival e le forze dell’ordine che vegliano sulla sicurezza della manifestazione, quest’anno parte del programma nella serata di giovedì 14 settembre (Teatro Verdi, ore 21) con il Concerto della Banda Nazionale dell’Arma dei Carabinieri.

«Pordenonelegge ha scelto di restare sull’uscio della storia – ha ancora sottolineato il Presidente Agrusti - calando nel contesto che stiamo vivendo molti dei libri che sfoglieremo con gli autori. Saremmo partiti volentieri da Kiev, se le condizioni lo avessero consentito. Ma l’Ucraina sarà comunque nei nostri cuori grazie all’evento inaugurale del 13 settembre (Teatro Verdi Pordenone, ore 18.30), affidato ad Andrei Kurkov, la voce letteraria più nota dell’Ucraina del nostro tempo: al festival presenterà, in anteprima nazionale, il nuovo romanzo “Api grigie” (Keller), ambientato nel Donbass, e ci aiuterà a comprendere meglio quanto accade proprio vicino a noi, nel cuore dell’Europa: sarà il nostro modo di essere partecipi di una vera e propria lotta di liberazione. E prima ancora, mercoledì 6 settembre, ripartiremo da Praga con l’anteprima di pordenonelegge. Così come avevamo fatto lo scorso anno, identificando questa città come simbolica: una capitale che nel 1989, attraverso la Rivoluzione di velluto, ha saputo liberarsi e ha riconquistato la sua libertà senza spargimento di sangue, guidata da uomo di cultura, un drammaturgo e poi anche il presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Havel, grande coscienza dell’Europa, Quell’esempio resta fortemente evocativo del tempo che viviamo: stiamo costruendo una connessione duratura con il mondo che ruotava intorno a Vaclav Havel e Praga farà sempre parte del palinsesto del festival. Così come pordenonelegge resterà quest’anno, e forse anche per le stagioni a venire, la. Festa del libro con gli autori e della libertà. Rispecchiando così i valori di inclusività che da sempre esprime, quelli di una manifestazione che vuole essere unitiva e non divisiva, dare segnali di positività e coesione, permettendo a tutte le componenti economiche e sociali, a tutti i cittadini di ritrovarsi, occhi negli occhi, e confrontarsi intorno ai libri, come primo grande segnale di libertà. Gettando il seme di una unità intellettuale che potrà trasformarsi in unità civile per le nostre comunità. 

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