Apre "The garden", il sogno di tre giovanissimi imprenditori

Sono giovanissimi e pieni di entusiasmo. Ma hanno anche le idee chiare e una visione che nel mondo adulto stanno diventando rare.
Hanno preso di petto una sfida e il loro sogno è diventato realtà: hanno aperto “The garden”, una piccola oasi in pieno centro. 
Il trio di imprenditori è formato dalla coppia Joni Rexhepi e Margherita Pizzut, 26 e 20 anni, insieme a Edder, anche lei 20enne e sorella di Joni. 

Nella corte di Corso Garibaldi 4 (vicini di casa di Daniele Zongaro e della libreria Quo Vadis) hanno aperto questo piccolo giardino. Tra piante aromatiche e un’aiuola coloratissima a cui hanno ridato vita, vogliono portare avanti questa piccola oasi di tranquillità, in pieno centro storico. 

La mission è precisa. Vogliono stare fuori dalle classiche rotte dei bar, sia per il luogo sia per l’offerta. Musica bassa, ambiente familiare e un aperitivo un po’ diverso dal solito. 
I tre ragazzi puntano su qualcosa che in città ancora non si vede: dei “cicchetti” in salsa emiliana. Al The Garden non esistono i crostini anzi, il pane proprio non c’è: si mangiano tigelle e gnocco fritto. 
Un’ispirazione nata grazie alla zia di Edder e Joni, che abita in Emilia Romagna. Da qui l’idea di portare a Pordenone qualcosa di semplice e gustoso, una tradizione gastronomica di un pezzo d’Italia che in Friuli non tutti conoscono, abbinata agli affettati e ovviamente all’immancabile mortadella bolognese.
Oltre alla tradizione emiliana anche la colazione sta facendo parlare di sé: le brioches al The Garden arrivano dalla Francia. 

Pur essendo un trio di tuttofare, si sono divisi così i ruoli: Joni al timone del bar, Edder agli impasti e pasticceria, Margherita all’accoglienza e direzione. 
«Ci hanno dato dei pazzi? Sì ma vogliamo imparare – raccontano - ce la mettiamo tutta anche per imparare la parte burocratica che è la più difficile. Nel nostro locale faremo concerti dal vivo, facendo suonare i giovani, per noi è importante accogliere le nuove proposte e farle crescere».
E proprio sull’offerta musicale si differenziano da molti locali dozzinali del centro: «Non vogliamo dj, preferiamo musica di sottofondo, così la gente si può rilassare e dare importanza al momento che sta vivendo. Piuttosto che avere un bar strapieno preferiamo meno gente, una cerchia selezionata. Questo toglierà una grande fascia di gente ma va bene così, è quello che cercavamo». 

Dopo un paio di mesi di rodaggio, sotto traccia. Il trio ha ufficialmente inaugurato il locale e dato via all’avventura. E non è l’unica: a settembre Margherita e Joni diventeranno mamma e papà della piccola Mia.