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l'indagine / Centro Storico

Furti, inseguimento e incidente: arrestato il terzo membro della banda

Proseguono le indagini sui ladri albanesi che svaligiavano case in tutto il nord Italia

Si sta chiudendo il cerchio intorno alla banda di ladri che aveva seminato il panico a Pordenone nel dicembre del 2022. La polizia ha identificato e arrestato il terzo elemento della banda (composta da cinque persone) e gli ha notificato un mandato di arresto, nel carcere di Vicenza. 
Perché V.G. trentenne albanese, nazionalità comune a tutti i componenti del sodalizio criminale, è stato arrestato lo scorso novembre dai carabinieri di Valdagno (Vi) per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, poiché nel corso di un servizio finalizzato ad identificare gli occupanti di un’autovettura segnalata in quella provincia per commettere furti d’abitazione, ed al fine di guadagnare la fuga,aveva cercato ripetutamente di colpire con un cacciavite i militari che gli avevano intimato l’alt.

La sera del 2 dicembre 2022 in seguito ad una segnalazione pervenuta alla locale Sala Operativa, una pattuglia della polizia era intervenuta a Pordenone in via San Donà di Piave per segnalazione di un furto in atto. Giunti sul posto gli operatori avevano intercettato una Alfa Romeo Giulietta che alla vista della pattuglia si era data a precipitosa fuga; nasceva così un inseguimento per le vie del centro cittadino, protrattosi per diversi chilometri che si è poi concluso in via Dante quando l’autovettura condotta da malviventi, dopo aver in precedenza colliso con l’autovettura di servizio, aveva imboccato la strada contromano andando a sbattere contro delle macchine parcheggiate.  

I cinque ladri si erano dati alla fuga. Uno è stato arrestato subito dopo, al termine di un inseguimento a piedi. Gli altri sono finiti nelle reti della giustizia dopo un intenso lavoro di indagine. I ladri, nel chiaro tentativo di ostacolare e impedire le investigazioni nei loro confronti, per raggiungere il Territorio Nazionale erano soliti evitare l’imbarco su voli diretti Albania - Italia, perché sono soggetti a controlli di frontiera e alla registrazione nei terminali in uso alle forze di Polizia italiane delle generalità dei passeggeri, ma bensì raggiungevano il territorio nazionale su voli diretti dapprima o in Spagna o in Ungheria da cui dopo essere sottoposti a controlli di Frontiera dalle autorità di quei paesi, facevano ingresso nell’area Schengen e quindi raggiungevano il territorio nazionale muovendosi all’interno dell'area soggetta alla libera circolazione delle persone e delle merci. Alcuni di loro avevano anche cambiato il cognome e richiesto un nuovo passaporto albanese. 

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