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Lunedì, 29 Aprile 2024
lieto fine / Cordenons

Terrorizzata dai ladri ma è un falso allarme: ecco cosa fanno i carabinieri

I militari sono intervenuti in una casa di Cordenons, chiamate da una giovane nel cuore della notte

Nella notte tra il 21 e il 22 dicembre, pochi minuti prima delle quattro, la centrale operativa dei carabinieri di Pordenone ha ricevuto una telefonata nella quale una giovane donna, con un filo di voce, parlava all’operatore chiedendo disperatamente l’intervento di una pattuglia dell’Arma perché era convinta di avere i ladri in casa.
La donna, infatti, nel cuore della notte, è stata svegliata nel sonno sentendo rumori di passi lungo la scala di legno che collega il piano terra al primo piano di casa sua. Visto che il resto della famiglia è fuori casa per alcuni giorni, la donna – giovane studentessa universitaria cordenonese – era certa che dei ladri fossero penetrati nell’abitazione e ha, quindi, chiamato il 112 per chiedere soccorso.
L’operatore di Centrale, senza perdere alcun istante, ha inviato a Cordenons la gazzella più prossima all’abitazione della giovane e, nel frattempo, non ha mai smesso di parlare con la ragazza, tentando anche di darle conforto e sicurezza, benché da dietro una cornetta.
In pochi minuti è giunta sul posto una pattuglia della Radiomobile di Pordenone. I militari hanno dapprima controllato il perimetro dell’abitazione, verificando che essa fosse circondata da impalcature per dei lavori in corso. Non sembrava che alcuno si fosse mai avvicinato alla casa e, quindi, hanno parlato con la giovane universitaria chiedendole di aprire loro la porta. La giovane si è affidata ai due Carabinieri, i quali, non appena ella ha aperto loro l’uscio di casa, l’hanno consolata e messa in sicurezza.
I militari hanno verificato che mancavano del tutto segni di effrazione della porta o degli infissi e in casa non è entrato mai nessuno a parte la ragazza. I rumori che la giovane ha sentito erano, quindi, con ogni probabilità provenienti dalle stesse impalcature che circondano l’abitazione, sembrando rumori come di passi tanto da spaventare la giovane.
Tanta paura ma alcun pericolo, quindi, per la studentessa cordenonese. L’Arma, nel confortare ancora una volta la ragazza, visibilmente ancora scossa dalla situazione, l’ha rassicurata ulteriormente dicendole che avrebbero continuato a pattugliare per un po’ quel quartiere, per poi continuare il proprio servizio verso il cittadino. La costanza dell’operatore, l’immediato intervento della pattuglia e il conforto dei militari hanno come abbracciato la giovane donna, allontanando da lei i pensieri che l’avevano turbata.
 

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