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Cronaca

Scritte offensive al sindaco Ciriani: «Ducetto di campagna, a Bruxelles a calci nei denti»

Condanna unanime dalla politica. Loperfido: «Se pensate di intimidirci non avete proprio capito niente». Tomasello (Pd): «Atti come questi non sono ammissibili e nulla hanno a che fare con la sana dialettica politica»

«Ducetto di campagna», «Fratelli d'Italia figli di p*****a», «Ciriani a Bruxelles a calci nei denti». A poche ore dall'inizio della campagna elettorale sono apparse alcune scritte ingiuriose verso il sindaco di Pordenone e il partito di Giorgia Meloni. Le prime segnalazioni sono arrivate nella giornata di sabato 16 marzo. In vari punti della città sono comparse parole offensive verso il primo cittadino che proprio in questi giorni dovrà raccogliere il consenso dei cittadini per l'elezioni europee. Alcuni di loro non sembrano condividere le scelte di Ciriani considerando quanto è accaduto all'ex fiera, dove sono stati abbattuti i tigli dell'area verde in vista della costruzione del Polo Young.   

Loperfido: Non ci intimidite

La condanna, in questo caso, è stata unanime da parte delle forze politiche. Gli scontri, le divisioni e le perplessità verso un piano che non ha lasciato spazio ad alcun tipo di dialogo con la cittadinanza, passano in secondo piano visto il clima che si è creato attorno all'ex fiera. Emanuele Loperfido, parlamentare ed ex vicesindaco della città, ha subito espresso solidarietà a Ciriani, «persona che in questi anni ha dedicato più della metà della sua vita al nostro territorio. Confidiamo che tutte le forze politiche, anche quelle che hanno affinità con il colore dello spray utilizzato, prendano le distanze, senza se e senza ma da questi toni che sono anni luce distanti dal senso civico della nostra città. Se pensate di intimidirci non avete proprio capito niente della nostra storia».

Le scritte

Tomasello: questa non è politica

«Condanniamo con fermezza le scritte offensive contro il sindaco Alessandro Ciriani apparse sui muri cittadini. - afferma il segretario della federazione provinciale del Pd di Pordenone Fausto Tomasello -  Atti come questi non sono ammissibili e nulla hanno a che fare con la sana dialettica politica. Auspico che le forze dell’ordine facciano luce su questo atto di vandalismo e inquinamento del pacifico confronto». Nonostante la distanza del Pd dalle posizioni e dalle scelte del sindaco Ciriani sia chiarissima «il rispetto delle persone e delle idee non deve mai venire meno, soprattutto quando ci sono divergenze di opinione. Le intimidazioni e le offese non sono strumenti di democrazia e - conclude Tomasello - non possono essere in alcun modo giustificate».

Salvador: Una sconfitta per Pordenone

Ancora più dure sono le prese di posizione di Marco Salvador de La Civica: «Purtroppo la questione ex fiera sfocia nelle offese: offese nei confronti di Ciriani scritte sui muri, tono offensivo di Ciriani stesso nei confronti di Cairoli uscita dal gruppo consiliare, offesa istituzionale nei confronti dei consiglieri comunali snobbati dall’amministrazione che richiedevano di fare un sopralluogo al cantiere. Un clima avvelenato che condanniamo fermamente figlio di una incapacità di dialogo. Una sconfitta per Pordenone, lavoreremo per far recuperare i toni pacati e costruttivi che appartengono alla nostra città».

Le scritte di fronte alla ex fiera

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