Came: salta l'incontro con l'azienda, scatta lo sciopero di otto ore
L'azienda ha annunciato la chiusura dello stabilimento entro la fine dell'anno
Doveva tenersi oggi l'incontro tra l'azienda e i sindacati sulle sorti dei lavoratori di Sesto al Reghena. Un colloquio che è saltato e spostato al 18 ottobre provocando malumori all'interno dello stabilimento friulano. I dipendenti hanno così iniziato uno sciopero di otto ore davanti alla portineria chiedendo garanzie e una risposta chiara e netta da parte dell'impresa leader nel settore dell'automazione, che ha infatti deciso di trasferire la sede a Dosson di Casier, in provincia di Treviso.
La società ha assicurato che non ci saranno tagli per i 130 dipendenti. I posti dunque, non sono a rischio, ma i sindacati hanno aperto una trattativa con l'impresa per quanto riguarda il tema dei trasferimenti dato che non tutti sono disposti a spostarsi a Treviso. Il confronto infatti verte su vari aspetti, anche economici, su cui è necessario trovare un accordo. Soluzioni per chi deciderà di cambiare sede e per chi invece rifiuterà il trasferimento. Al momento tutto è rimasto inalterato non essendoci stata l'intesa tra le forze sindacali e i responsabili dell'azienda. Alla luce della scelta di Came di posticipare l'incontro, le associazioni sono subito scese in campo con una mobilitazione collettiva della durata di otto ore.