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Incidenti sul lavoro / San Vito al Tagliamento

Nasce la "Carta di Lorenzo": una piattaforma nazionale per la sicurezza sul lavoro

La presentazione nel corso del convegno alla Lef di San Vito al Tagliamento

Si è svolto oggi, 29 gennaio, l’incontro alla Lef di San Vito al Tagliamento dove è stata presentata l'iniziativa dal titolo “Carta di Lorenzo: Una piattaforma nazionale per la sicurezza sul lavoro”. Un confronto che mira a sensibilizzare su temi di stretta attualità, compresi, tra le varie cose, i rischi degli studenti impegnati nel nelle attività di alternanza scuola-lavoro. La Carta prende il nome di Lorenzo Parelli, lo studente di 18 anni rimasto ucciso a seguito un incidente sul lavoro nel gennaio 2022.

Presente all'evento, organizzato dalla Regione in collaborazione con Formindustria Fvg e il centro di formazione esperienziale che ha sede nella zona industriale Ponte rosso, anche il presidente della Regione Fedriga che ha parlato di una decisione fortemente voluta dal Friuli Venezia Giulia.  La Carta di Lorenzo è già stata sottoscritta, tra gli altri, dalle Regioni Veneto e Marche, dalle commissioni istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni e dal ministro dell'Istruzione Valditara ma c'è ancora molto da fare».

Nel ringraziare i genitori di Lorenzo per la forza dimostrata in questi mesi, Fedriga ha inoltre rimarcato che il percorso iniziato è pieno di ostacoli.

«Servono certamente buone leggi e l'impegno di ciascuno di noi, ma è decisivo - prosegue il presidente - che istituzioni, imprese, enti di formazione e famiglie facciano squadra per invertire la rotta. Il salto di qualità sarà fatto quando nella quotidianità tutti avranno costantemente presente che la sicurezza deve essere alla base di ogni nostra attività».

All'appuntamento è intervenuto anche il presidente di Confindustria Alto Adriatico e Lef Michelangelo Agrusti che ci ha tenuto a ricordare lo sforzo dei coniugi Parelli capaci di «trasformare il loro dolore, certamente ineliminabile, la perdita di Lorenzo, in qualcosa di positivo, in un fatto che ci richiama indistintamente a una straordinaria responsabilità».

Il tema è per altro particolarmente sentito al Lef dove, insieme alle associazioni sindacali, si è scelto di realizzare l’Alta scuola della sicurezza e alla salute sul lavoro. «Qui sono state formate decine e decine di responsabili sulla sicurezza su due versanti: quello delle nuove tecnologie disponibili, nella direzione dell’attenuazione del rischio che ci può essere in tanti luoghi di lavoro, uno diverso dall’altro, e della formazione. Formazione che – ha proseguito il Presidente di CAA e LEF – deve avvenire già nelle scuole. Lo stiamo già facendo grazie a una sinergia, quella tra le associazioni datoriali e le rappresentanze della politica e delle istituzioni, di cui sono particolarmente felice perché questa è la strada ineludibile per poter raggiungere dei risultati».

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