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Economia / Cordenons

Rivoluzione nell'industria delle cartiere: «Gruppo Cordenons cesserà di esistere»

L'azienda sarà assorbita definitivamente dal Gruppo Fedrigoni, ma non ci saranno ripercussioni sui posti di lavoro secondo quanto dichiarato da Michael D'Andrea del sindacato Ugl.

«Gruppo Cordenons cesserà di esistere - ha affermato in un post Michael D'Andrea segretario provinciale della UGL chimici Pordenone - e gli stabilimenti di Cordenons e Scurelle passeranno direttamente in capo a Fedrigoni Paper». Per lo stabilimento pordenonese è la fine di un'epoca durata ben 400 anni. Un percorso di successi stampati su carta pregiata che hanno consentito a una realtà locale di essere riconosciuta in tutto il mondo.

L'annuncio è arrivato direttamente dai vertici aziendali. Il gruppo ha infatti comunicato ai 180 dipendenti che il nome Cordenons non sarà più presente nello stabilimento. Ciò avverrà dopo il 31 dicembre. Dopodiché dal 2024 si volterà davvero pagina per la sede della Destra Tagliamento che sarà inglobata nel Gruppo Fedrigoni che già l'aveva acquisita nel 2018. Dettagli, potrà dire qualcuno, soprattuto se questo non va a influire sui posti di lavoro, sui costi e sulla qualità del prodotto. Il sindacalista ha infatti dichiarato che la fusione non inciderà sul numero di dipendenti assunti in azienda, ma servirà a migliorare la gestione interna di ogni stabilimento. 

Ciò nonostante, la cartiera, presente già dall’inizio del XVII secolo, perderà uno dei suoi segni distintivi. Un nome, Cordenons, che ha girato il mondo su carta, diventando un marchio riconscibile per via della qualità dei materiali scelti per i suoi committenti. Per questo il logo, il leone alato, rimarrà impresso ancora sui fogli prodotti dal gruppo in modo da mantenere intatto un brand che sui mercati è sinonimo di eccellenza. 

      

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