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Lunedì, 29 Aprile 2024
SANREMO 2024

Sanremo 2024, la canzone vincitrice per Enrico Galiano e i suoi "insindacabili giudizi"

Il docente e scrittore stila la sua classifica e stuzzica i commenti

Guardare Sanremo in compagnia, coinvolgere altri amici stando sempre con il cellulare in mano, dibattere anche con semplici conoscenti per supportare la propria beniamina o il proprio beniamino. Anche questa edizione del Festival di Sanremo, la 74esima,  che ha visto vincitrice Angelina Mango con con 'La noia', davanti a Georlier 'I p' me, tu p' te' e Annalisa con 'Sinceramente', ha visto tutto questo.

Enrico Galiano, che all'inizio della settimana festivaliera aveva proposto una divertente analisi del testo di quelli che sono per lui i 5 brani più assurdi della storia di Sanremo  e che aveva espresso tutta la sua ammirazione per il Maestro Giovanni Allevi, in un video sui social, ha detto quali sono, a suo insidacabile giudizio, i 10 versi più belli di Sanremo 2024.

Il docente e scrittore pordenonese parte da una strofa del brano proposto dai The Kolors "Un ragazzo, una ragazza", che è già diventata una hit radiofonica e nota la strofa «Vorrei parlarti ma ho paura di ghiacciare. Avete presente quando incontri una ragazza e rimani 'freezato'?»

Passa poi al brano della vincitrice, 'La noia' di Angelina Mango, dove nota «La mia collana non ha perle di saggezza...Una metafora come dire, io non voglio ergermi a intellighenzia».

Galiano apprezza particolarmente una frase della canzone sanremese di Emma, 'Apnea', «Se avessi un telecomando, non ti cambierei mai...Può sembrare scontata come cosa, ma lei dice che anche se avessi la possibilità di cambiarti io non lo farei, mi piaci così come sei, io non ti cambierei mai» e questa strofa del brano di Loredana Bertè "Pazza", «E mi faccio una carezza, perché non riesco a chiederle», la vitalità di Alfa «Se morirò da giovane, spero che sia dal ridere» e la metafora nel brano "Governo Punk" dei Bnkr44, «In provincia la nebbia è la stessa dal 2003....Dicono che in provincia è tutto talmente uguale che persino gli agenti atmosferici sono sempre gli stessi».

Renga e Nek si piazzano nei pressi del podio di Galiano per la strofa di "Pazzo di te", «Amarsi è semplice ma ingovernabile». Nelle prime tre posizioni c'è, invece, Dargen d'Amico "Onda Alta", «C'è chi mi chiama figlio di ..., che c'è di male? L'importante è aver la mamma che non lavori troppo la vita è breve...Non c'è risposta migliore quando qualcuno ti dice quell'offesa lì», in seconda posizione Fiorella Mannoia, «pura poesia per Galiano..."Una farfalla che abbraccia il fucile"».

Ma il verso preferito di Enrico Galiano è «Ma come fate a dire che qui è tutto normale», che poi continua così «per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale, per un pezzo di terra o per un pezzo di pane».

«Ghali, a mani basse, è il vincitore. Fatemi sapere se siete d'accordo con la mia classifica e magari mettetemi i vostri pezzi preferiti di questo Festival», stuzzicando immediatamente i commenti.


 

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