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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso / Valvasone

Vandalo toglie una parte del dosso a capodanno ma è tempo sprecato: sarà sostituito con uno in asfalto

È successo a Valvasone, già al centro della cronaca dopo il caso del negozio Cospalat

«Vorrei rassicurare il buontempone che questa notte, anziché festeggiare il nuovo anno, ha pensato bene di trascorrere un’oretta a staccare 3 parti del dosso appena installato in via Martiri della Libertà, che il suo è tutto tempo sprecato». Sono le parole del sindaco di Valvasone Maurmair Markus, già al centro del dibattito pubblico dopo il caso del negozio Cospalat presente anche sui giornali nazionali.

Ma a quanto pare le polemiche non sono finite qui. Valvasone è tornata di nuovo al centro dei riflettori a seguito di un episodio alquanto curioso. Un automobilista, passando per l’incrocio con via Marzona, ha scelto di togliere alcuni pezzi del dosso artificiale messo appositamente per limitare la velocità dei veicoli. Ma a rendere la vicenda ancora più bizzarra non è solo l’orario (durante la notte di Capodanno), ma anche l’esito del gesto dato che, usando le parole del sindaco, è stata tutta fatica sprecata. «Nei prossimi mesi sarà sostituito con un dosso in asfalto, ben più importante, così da richiedere non solo un avvitatore elettrico ma una ruspa per essere tolto». 

Le polemiche con i cittadini

A quel punto, come spesso accade, si sono formati due fronti: da un lato chi appoggia l’intervento di Markus soprattuto dopo alcuni incidenti che si sono verificati su quell’incrocio; dall’altro chi sostiene che sia una scelta irrilevante o addirittura uno spreco di denaro viste le condizioni delle strade di Valvasone. Su quest’ultimo punto, il sindaco è stato categorico: «il dosso di via Marzona è stato richiesto e concordato in una riunione con i residenti della via. Per le asfaltature lo scorso anno sono stati assegnati circa 70mila euro per diversi interventi tra i quali via Glera». Sul primo, invece, è entrato nello specifico della questione  della pericolosità di quel tratto. «Prima di posizionare un dosso ci pensiamo mille volte perché sappiamo che crea divisione e discussioni. Però quando il pericolo segnalato è dimostrato dall’evidenza dei fatti, come nel caso di via Martiri della Libertà, allora la bilancia propende indubbiamente per installare il rallentatore, dal momento che anche in questo caso siamo in zona residenziale a poco meno di 200 metri da un incrocio con semaforo».

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