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Agricoltura, ancora lavoro nero: sospese due aziende

Nuova operazione della Finanza. Sono già 51 i lavoratori illegali scoperti neo 2024

I finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone e i Funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro – sede di Pordenone, hanno scoperto, in d distinti interventi, presso altrettante aziende agricole, cinque lavoratori in nero, provenienti da India, Pakistan e Bangladesh. Per i due datori di lavoro, entrambi sanzionati, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha disposto l’immediata sospensione dell’attività.
Il primo controllo è stato fatto in un campo agricolo nella zona di Sacile, dove sono stati individuati un cittadino pakistano e un indiano; il secondo, nelle tenute di un’azienda agricola di San Giorgio della Richinvelda, dove i controllori hanno identificato tre cittadini bengalesi. I cinque braccianti erano tutti impegnati in lavorazioni agricole senza essere stati preventivamente assunti dalle rispettive aziende.

Ai due datori di lavoro è stata applicata, per ciascuno degli addetti, la maxi sanzione da 1.800 a 10.800 euro, raddoppiata per il titolare dell’azienda di San Giorgio della Richinvelda in quanto recidivo alla violazione. Per entrambi, è stato immediatamente adottato, dai funzionari ITL, il provvedimento di sospensione dell’attività, avendo impiegato personale in nero in misura superiore al 10% degli addetti regolari.
Dall’inizio dell’anno sono 51 i lavoratori in nero e 3 quelli irregolari scoperti dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale; 30 i datori di lavoro sanzionati e 19 le attività sospese, a conferma dell’impegno profuso nel monitoraggio economico-finanziario del territorio a difesa delle realtà imprenditoriali locali che credono ed operano in una economia “sana” e prosperosa.

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