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Università a Pordenone, il Pd tende la mano al Comune: «Discutiamone insieme»

Il consigliere del Partito democratico Francesco Saitta: «Sentiamo troppo parlare di contenitori e poco di contenuti e strategia».

In questi mesi si è parlato molto della possibilità di avere un’altra sede universitaria a Pordenone a supporto di quella già esistente in via Prasecco. Una struttura che, va detto, non verrà dismessa visti gli investimenti portati avanti per integrare dei servizi rivolti agli studenti. Eppure gli atenei di Udine e di Trieste hanno comunque preso in seria considerazione la possibilità di trasferire alcuni corsi nella Destra Tagliamento. Una scelta che non può essere sostenuta dall’unico centro gestito dal Consorzio Universitario di Pordenone. Per questo l’amministrazione si sta muovendo alla ricerca di un edificio consono alle necessità della città. Le opzioni si sono concentrate soprattutto nella zona del centro per svariate ragioni. Prima di tutto, la comodità per lo studente di raggiungere l’aula usando un mezzo pubblico (bus, treno). In più gli esercizi commerciali (bar, ristoranti) potrebbero estendere il proprio bacino di utenza avendo a propria disposizione un pezzo importante di clienti sia al mattino che al pomeriggio. 

Dal Bronx a via Bertossi

Ma dalle opportunità ora bisogna trarre delle conclusioni certe in modo da avere in poco tempo una sede universitaria nel centro cittadino. Prima si è parlato del Bronx, particolarmente vicino alla stazione ferroviaria. Poi la breve parentesi della casa dello studente, al centro di una possibile acquisizione da parte del Comune (vendita che è stata smentita da don Orioldo Marson diocesi di Concordia-Pordenone). E ora in campo ci sarebbe la possibilità degli uffici di via Bertossi, in seguito al sopralluogo del sindaco Alessandro Ciriani con il presidente del Consorzio Paolo Candotti, e di un campus universitario al Molino Zuzzi incentrato sulle attività didattiche e di ricerca. 

Il Pd: necessario un confronto tra istituzioni

Secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto, ci sarebbero delle novità legate a via Bertossi. In questo momento lo studio effettuato dai periti mostra diverse criticità dell'immobile, su cui sarebbero necessari dei lavori di riqualificazione sui solai per renderlo conforme alle norme antisismiche. A questo punto le strade sono due: proseguire con il progetto con i dovuti aggiustamenti; trovare un'alternativa a breve termine come per esempio la creazione di prefabbricati.   «Stiamo sentendo troppo parlare di contenitori e poco di contenuti e strategia. L'università è sicuramente un polo importante, valorizzabile e da valorizzare per Pordenone, ma serve una visione che al momento l'amministrazione non dimostra di avere» - afferma il consigliere del Partito Democratico Francesco Saitta - «In questi mesi abbiamo sentito spesso parlare di sede universitaria in centro città, c'è da dire cambiando spesso idee e proposte, e poco di come poter investire dal punto di vista dei contenuti e delle proposte sui corsi che ospitiamo. Si tratta di una prospettiva a lungo termine e di visione per la città, vale la pena un confronto approfondito tra i portatori di interesse che possa generare una progettualità condivisa. Pordenone che da sempre è stata città manifatturiera e industriale potrebbe sfruttare la sinergia tra Università, ITS e polo tecnologico per qualificarsi come luogo importante per lo sguardo al futuro attraverso la formazione e l'innovazione. Discutiamone assieme».

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