Persino il costo della benzina sulla fattura, il caro bollette nei bar del centro

Nei bar del centro storico non si sente altro che questo: si naviga a vista. È ciò che emerge dalle parole di molti proprietari che a fronte del caro bollette sempre più salato non sanno dove come muoversi. L’aumento dell’energia elettrica si fa sentire, ma anche sul costo delle materie prime c’è molta preoccupazione dovendo affrontare il discorso dei prezzi rivolti al cliente. Un esempio tra tutti: il caffè. Il carovita si può intravedere partendo da questo prodotto immancabile in qualunque locale. La seconda bevanda più consumata al mondo a oggi si aggira all’incirca su 1,30 euro, prezzo stabilito per gran parte dei bar di Pordenone come racconta il gestore del Victory Bar. E non è solo l’unico ad aver subito un simile contraccolpo. L’acqua, come spiega il responsabile del Paolo’s Bar, si fa fatica a trovare e nonostante i vari solleciti le cose non sembrano al momento cambiare.   

L’aumento dei prezzi

L’incremento dei costi delle materie prime mette davvero d’accordo tutti sebbene ci siano delle variazioni da considerare per ciascun locale. Passando per il caffè sole Antille Roberto sostiene che da gennaio i latticini sono aumentati cinque volte tanto rispetto al mese di gennaio. Per non parlare degli alcolici, i derivati del pane e gli affettati. Il problema è dover trovare un equilibrio rispetto a questi aumenti vertiginosi che si presentano in diversi mesi dell’anno, tenendo presente degli effetti sul consumatore medio. Francesco Zanet di Ferronato da questo punto di vista non solo lancia l’allarme sui prezzi già aumentati nel 2022, ma trova incredibile che non riesce a trovare prodotti che da sempre riempiono le bacheche del suo locale come le bollicine. Un vino che, se si trova, è diventato sempre più caro. Lo stesso problema di costi (come il prezzo del vetro delle bottiglie) e di reperibilità lo sta affrontando anche Paolo, il proprietario dell’Antica Drogheria, che è arrivato persino a notare sulla sua fattura la dicitura del costo della benzina di 1,80 euro dal fornitore.  

Il costo dell'energia

C’è poi il problema di come affrontare i problemi legati all’energia. L’autunno dista poche settimane, e per chi conosce la zona del centro parte del servizio viene svolto soprattutto all’esterno. Molti si sono mossi in largo anticipo bloccando il prezzo attraverso contratti specifici con le compagnie fornitrici quando c’era l’emergenza covid, ma per gli altri le oscillazioni hanno portato a un raddoppio del prezzo della bolletta negli ultimi mesi come dichiara Lucia del Micco’s Bar. E per chi dovrà utilizzare un sistema di riscaldamento esterno come i funghi a pellet, i costi andranno purtroppo a lievitare. Il gestore di Ferronato parla già di un incremento dell’80 - 90% rispetto al passato, e ciò mette a serio rischio la loro funzione nelle serate più fredde quando si dovrà scegliere se contenere il loro utilizzo nel tempo o se è il caso addirittura di ridurre il numero. La stessa preoccupazione ce l’ha Nezir, il proprietario del Molo di Pordenone, che oltre a far fronte all’aumento dei prezzi del cibo (il pesce per fare un esempio), dovrà capire come muoversi vista l’oscillazione del gas in questo ultimo periodo.

E i clienti?

Il punto cruciale emerge però alla fine. Molti si sono infatti chiesti come sarà l’impatto anche sul consumatore dopo questi anni di crisi tra emergenza sanitaria e quella geopolitica. Ma la risposta non è semplice, viste le incertezze e i rincari che hanno toccato le famiglie. Francesco Zanet sotto questo aspetto non può più appoggiarsi ai dati statistici alla mano, proprio perché sono mutati tutti i parametri che servivano a orientarsi con l’avvio della stagione autunnale. E questo diventa un problema anche in termini di assunzioni, dal momento che non è chiaro che tipo di settembre sarà per questo settore già messo in crisi negli ultimi anni. «Sono cambiate le abitudini», conclude Paolo dell’Antica Drogheria.