Censimento del verde a Pordenone: il 2% degli alberi è da abbattere

Si è conclusa la prima fase del censimento del verde a Pordenone. Uno studio approfondito che punta a raccogliere più informazioni possibili sul sullo stato del patrimonio arboreo della città. A effettuare l'analisi ci hanno pensato due società torinesi Studio Verde e PQ2011 Società Cooperativa che si sono occupati della mappatura degli alberi di 48 località.  Il rilevamento, affermano Mattia Morello e Giuliano Gridelli, ha preso in esame ogni albero del comune, e su ognuno di essi è stata realizzata una scheda dove vengono riportate tutte le sue proprietà: posizione, specie, dimensioni e il suo stato fitosanitario e di stabilità. Dopodiché si è passati alla valutazione finale, sottoscritta da un tecnico competente, dove si assegna a ogni pianta una classe di propensione al cedimento. Agli alberi stabili è stata assegnata la lettera A, mentre quelli con la lettera D dovranno essere abbattuti. 

Tra i dati emersi nello studio il 57% degli alberi finora censiti appartiene alla classe B, ovvero con una bassa probabilità di rischio di caduta, mentre alla classe D sono state assegnate 36 piante, ovvero l’1,9% del totale. Alberi che sono dislocati in tutta la città. 

«Il censimento finora effettuato su quasi 2 mila alberi – sottolineano i due tecnici – mette in luce la straordinaria qualità del patrimonio arboreo che Pordenone possiede, sia per numero di piante, che per qualità e cura del verde. Le specie più diffuse sono tigli e bagolari e, dopo un’analisi visiva e strumentale che valuta con dentrodensimetri e tomografi sonici la densità e resistenza del legno, più della metà delle piante analizzate sono in uno stato vegetativo buono e, pur trovandosi in città, sacrificate tra la rete fognaria e fibra, stanno bene. Inoltre le potature effettuate negli ultimi 10 anni da Gea sono state fatte bene e denotano cura e rispetto delle piante».