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La nota / Sacile

Il centro di procreazione assistita va in appalto? L'Asfo spegne le voci con investimenti e assunzioni

La nota ufficiale dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale

In merito alle ultime voci di un possibile ridimensionamento del servizio o del passaggio del centro di procreazione assistita ai privati, l’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale risponde mettendo nero su bianco i prossimi investimenti previsti a Sacile. Sul servizio di procreazione medicalmente assistita, come si legge nella nota, ci saranno in realtà alcuni interventi di messa in sicurezza con il supporto del personale già presente in struttura, così come non saranno esclusi investimenti che porteranno a un potenziamento della struttura sacilese. 

Come funziona?

Il servizio è diviso in due parti: la prima riguarda il personale medico (ginecologi) e di assistenza che assicurano la gestione del rapporto con i pazienti; la seconda si concentra invece sul laboratorio che si focalizza sulle procedure e determina i volumi di prestazioni che possono essere effettivamente erogati. 

Su quest’ultimo punto l’Asfo ha dichiarato che, in seguito a un concorso che si è appena concluso, nei giorni scorsi sono stati assunti due biologi all’interno del centro di procreazione assistita, e sarà prevista anche l’integrazione con personale tecnico sanitario. Per quanto riguarda invece l’equipe di assistenza, sono in corso le procedure per il reclutamento del nuovo responsabile e per la sostituzione di un medico che cesserà entro qualche mese. 

Nel corso dei prossimi mesi l’attività all’interno del centro proseguirà con i volumi attuali, ma nella seconda parte dell’anno l’Asfo sostiene che gli investimenti aumenteranno col tempo grazie al nuovo personale assunto per questo servizio una volta completata la formazione prevista nei prossimi mesi.

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