Si è spento Pietro Pittaro, lutto nel mondo del vino
Una lunga carriera alla guida della cantina di Codroipo che porta il suo nome. Era nato a Valvasone
Se ne è andato a 89 anni, dopo una vita dedicata al suo Friuli Venezia Giulia ed alla sua grande passione: l'enologia. Pietro Pittaro, ed erede di una conosciuta famiglia di vignaioli, era una personalità conosciuta in ambito enologico. Titolare di impresa a Codroipo era stato dapprima sindaco di Bertiolo e poi anche Presidente dell'Ente Friuli nel mondo.
Nato a Valvasone nel 1934, negli anni aveva fondato anche un museo del vino, collezionando oggetti d'interesse e di grande valore storico: dalle bottiglie ai bicchieri. Insomma, una collezione per parlare della vite, delle sue origini e del suo essere "bevanda del popolo".
Il Governatore Massimiliano Fedriga
"Con Pietro Pittaro se ne va un grande vignaiuolo, che ha portato lustro al Friuli Venezia Giulia, attraverso un'attività infaticabile e preziosa, con quale ha conseguito il riconoscimento di eccellenza nel mondo del vino e una nitida affermazione imprenditoriale. Ma anche un friulano orgoglioso della sua terra e delle sue tradizioni, che ha valorizzato nel suo mandato da presidente dell'Ente Friuli nel mondo". Sono parole del governatore Massimiliano Fedriga, che ha espresso il cordoglio della Regione alla famiglia alla notizia della scomparsa. "Pittaro ha saputo consolidare una tradizione familiare secolare, ma ha anche saputo innovare e trasmettere i valori della cultura enologica a beneficio di tutto il territorio e anche all'estero. Sono basi solide che continueranno a dare frutto".
Il ricordo di Mauro Bordin
«Era soprattutto un amante delle proprie origini, che saranno anche state semplici - ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin - ma non gli hanno impedito di raggiungere livelli internazionali incluse una laurea honoris causa in Scienze ed economia aziendale, nonché una nomina a Grande Ufficiale della Repubblica italiana e quella di Cavaliere al merito agricolo della Repubblica francese. Con la sua morte, il Friuli perde decisamente un ambasciatore nel mondo, un uomo che ha saputo distinguersi nell'imprenditoria ma anche nell'associazionismo, promuovendo i valori della gente friulana e della sua amata terra
