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Viabilità / Casarsa della Delizia

I lavori per l'ascensore? Dopo il 2025, il caso della stazione di Casarsa approda in Parlamento

Informato anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini

È approdato fino al Parlamento il caso della stazione ferroviaria di Casarsa della Delizia, al centro di alcune questioni legate alle barriere architettoniche che rendono complicati gli spostamenti alle persone con disabilità. Il tema è stato  posto dall’associazione Laluna Impresa Sociale che si batte quotidianamente per permettere ai disabili di condurre una vita autonoma e indipendente. E dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Colussi, la materia sarà al centro di un’interrogazione parlamentare, arrivando sul tavolo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

L’iniziativa è stata proposta dall’onorevole Gerolamo Cangiano (Fratelli d’Italia, membro della commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati) e dall'onorevole pordenonese Emanuele Loperfido ricordando come a Casarsa non sia presente un ascensore o altre strutture idonee per disabili, anziani e famiglie con carrozzine. Un vero problema se si vuole raggiungere in autonomia il binario.

Vista l’urgenza della situazione (la stazione di Casarsa è uno snodo ferroviario  importante con 700 mila passeggeri che transitano ogni anno), più volte sono state inoltrate delle richieste al Gruppo RFI insieme al sindaco, ma senza successo. I piani di ristrutturazione rimarranno così almeno fino al 2026. A meno di un intervento immediato che possa portare alla rimozione delle barriere architettoniche e alla costruzione dell’ascensore.
«Siamo felici - afferma il presidente de Laluna Francesco Osquino - che il nostro appello per rendere accessibile la stazione di Casarsa  sia arrivato in Parlamento grazie agli onorevoli firmatari: le esigenze specifiche delle persone con disabilità non possono venire trascurate. Non è accettabile che in un mondo moderno come il nostro, alle persone con disabilità sia ancora impedito l'accesso ai binari in autonomia e che ancora manchino sui treni di Trenitalia dei sistema di carico per le carrozzine. Grazie anche all'amministrazione comunale che si è unita alla nostra richiesta di interventi rapidi». 

barriere stazione Casarsa
«Siamo vicini a LaLuna e alle altre realtà che operano per le persone con disabilità nonché al fianco della cittadinanza per un servizio che Casarsa attende da tanto tempo. -  conclude il sindaco di Casarsa della Delizia Claudio Colussi - Lo scorso 13 gennaio RFI aveva cortesemente risposto alla mia lettera di segnalazione confermando l'inserimento della stazione di Casarsa nel perimetro delle 620 stazioni che in Italia vedranno svolgersi lavori di superamento delle barriere architettoniche, anche se tali interventi è scritto nella missiva avverranno dopo il 2025. Ma la nostra comunità non può attendere ulteriormente”.

L’interrogazione parlamentare, il testo completo

«La stazione ferroviaria di Casarsa - si legge nell’interrogazione parlamentare - non è dotata di alcuna struttura idonea che consenta alle persone con disabilità e in carrozzina di raggiungere il binario di partenza o di arrivo; tale mancanza costringe gli accompagnatori a faticosi trasporti per scendere o salire le scale che conducono al tunnel di collegamento dei vari binari; problema che si presenta anche per le persone anziane in carrozzina o per chi ha bimbi nel passeggino; l’impianto è stato inserito nel progetto delle 620 stazioni della Rete Ferroviaria Italiana - prosegue - ma sebbene nella breve corrispondenza tra il Comune di Casarsa e R.F.I. veniva garantito da quest’ultima un piano di interventi strutturali per abbattere le barriere architettoniche contenute nel Piano Commerciale 2022-2026 da una attenta lettura di tale Piano pubblicato nel sito di R.F.I. non vi è traccia di questi interventi nella stazione in questione; il Piano Commerciale prevede nella parte dedicata al Friuli Venezia Giulia come azioni da realizzarsi nel periodo 2022-2026 solamente l’elettrificazione della linea Casarsa–Portogruaro e non c’è nulla sull’abbattimento delle barriere architettoniche o di quanto paventato dalla stessa RFI al Comune di Casarsa; Casarsa resta uno snodo ferroviario estremamente importante per la Provincia e la Regione con una media di circa 90 fermate giornaliere e una media di circa 26 treni al giorno; nel territorio comunale sono presenti diversi Enti ed associazioni che si occupano di progetti a favore delle persone con disabilità con particolare attenzione allo sviluppo dell’autonomia che avviene anche attraverso una mobilità sostenibile ed accessibile a tutti.
Si chiede se e quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere affinché Rete Ferroviaria Italiana affronti e risolva le criticità esistenti presso la stazione ferroviaria di Casarsa e se intenda interrogare Rete Ferroviaria italiana in merito al mancato inserimento nel Piano Commerciale 2022-2026 di opere strutturali di abbattimento delle barriere architettoniche nella suddetta stazione, nonostante le ripetute sollecitazioni già effettuate dalle Associazioni interessate e dal Sindaco del Comune di Casarsa».

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