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Il caso / Centro Storico / Via Gaspare Gozzi

Scritta omofoba su un cartellone davanti alla scuola

È il secondo episodio dopo quello segnalato in via San Quirino, nella zona dell'Ex Fiera di Pordenone. Il manifesto è stato imbrattato in via Gozzi vicino agli istituti scolastici

Dopo il primo caso segnalato in via San Quirino, un altro manifesto della campagna 'Facciamo rumore' contro la violenza e le discriminazioni è stato imbrattato a Pordenone con una scritta omofoba (la seconda nel giro di poche settimane). Il fatto si è verificato in via Gozzi, nella zona destinata al parcheggio delle auto vicino agli istituti scolastici. Il manifesto riprende una delle campagne promosse dalla comunità LGBTQIA+. Un messaggio che invita a segnalare episodi di violenza e minacce nonostante le difficoltà e i rischi di ripercussioni e molestie. Il 74,5% delle persone omosessuali o bisessuali, si legge nel cartellone, evita di tenersi per mano per paura di essere aggrediti. La violenza è da condannare sempre, ma chi ha imbrattato il manifesto non è dello stesso avviso. «Hanno fanno bene», scrive l'autore. 

La scritta omofoba in via Gozzi

E non è, a quanto pare, l'unico. È il secondo episodio dopo quello segnalato nella zona dell'ex Fiera di Pordenone. All'imbrattatore sono bastate tre semplici parole per manifestare il suo pensiero sulle discriminazioni e le violenze nei confronti della comunità LGBTQIA+: «Ti sta bene». L'associazione, dopo che la notizia è circolata in rete, ha chiesto all'amministrazione comunale di condannare il gesto.

«Questa - si legge in una nota - è la risposta che viene data alle persone Lgbtqia+ del Friuli Venezia Giulia che si sono esposte per denunciare le discriminazioni, gli abusi e le violenze che hanno subito e continuano a subire. E come se non bastasse è ancora più preoccupante il silenzio dell'amministrazione comunale. Non ci fermeremo. La campagna che è stata lanciata da Arcigay Friuli, nell'ambito del progetto di accoglienza Villa Carra, l'11 ottobre in tutte e quattro le città ex capoluogo di provincia, rappresenta l'impegno costante e instancabile sul nostro territorio».
 

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