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il racconto / Pordenone Nord

Rispunta il morbillo, l'appello del primario per le vaccinazioni

I no vax contribuiscono alla diffusione del virus, pericoloso per bambini e persone fragili

«Mihaela è arrivata da pochi giorni. Il viaggio è stato lungo. Più di 800 chilometri separano la Romania dall'Italia. Ha la febbre alta, respira male e il volto si sta ricoprendo di macchie».
Inizia così il racconto del primario di Pediatria dell'ospedale di Pordenone, Roberto Dall'Amico. L'abbassamento della copertura vaccinale sta facendo tornare malattie che non preoccupavano più, ma che possono essere mortali. E per questo il medico ha spiegato quanto accaduto al Santa Maria degli Angeli, lanciando un appello per la vaccinazione. 
«Mihaela non è stata vaccinata e nel suo Paese la malattia è endemica - continua Dall'Amico -. Nel 2023 sono stati registrati in Europa 2.361 casi di morbillo. Il 74% in Romania dove sei persone sono morte a cause delle complicanze».  

«“Nessuno dovrebbe morire di morbillo”, scrive Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc, l'agenzia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie, richiamando gli Stati membri ad aumentare gli sforzi per raggiungere e mantenere un’elevata copertura vaccinale.
Da anni in Romania le coperture vaccinali sono inferiori al 90% a causa di misure di prevenzione sanitaria migliorabili e a un aumento della sfiducia verso le vaccinazioni. Nel 2022 solo l'83% dei bambini ha ricevuto la prima dose di vaccino per il morbillo e solo il 71% anche la seconda». 

«Il Morbillo è presente anche nel nostro Paese. Nel 2023 i casi sono stati 43 e nei primi due mesi del 2024 ventisette.  Un aumento segnalato anche in altri Paesi Europei. Il virus è molto abile - spiega il medico - infetta le persone per sopravvivere e se le coperture vaccinali non superano il 95%  le probabilità di diffusione sono elevate. Chi corre più rischi? Come sempre le persone più fragili. I bambini nel primo anno di vita, perché non sono ancora vaccinati e le persone immunocompromesse a causa di un tumore, di un trapianto, di una malattia autoimmune»

«"Not in my back yard". È quello che pensa chi è contrario alle vaccinazioni.  "Non nel mio giardino".  È il risultato di cattiva informazione, presunzione, sfiducia, complottismo. Dove chi fa il mio mestiere ha grosse responsabilità comunicative. "Che nessuno provi a stimolare il sistema immunitario mio, della mia famiglia, di quelli che la pensano come me". Meglio antiparassitari, antimalarici, oligoelementi, vitamine. Follie pericolose frutto di convinzioni sbagliate. La storia di Mihaela insegna che il morbillo corre veloce da un paese all'altro. Senza bisogno di passaporti per attraversare le frontiere. Trasportato da bambini e adulti ignari di diffondere il virus». 

Mihaela ha superato la malattia. «La sorella e i genitori sono stati vaccinati. Perché si può anche cambiare idea - aggiunge il primario -. Più di 100.000 bambini di età inferiore ai 5 anni nel 2023 sono morti a causa del morbillo. La maggioranza nei paesi in via di sviluppo. Spesso malnutriti e senza la possibilità di essere vaccinati. Una strage silenziosa che non finisce sui giornali. Ma che Mihaela ha saputo ricordarci attraverso la sua vittoria contro un virus intelligente e pericoloso».

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