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Sanità

Reparto di Ostetricia in affanno, Asfo replica a Honsell: «Un atto offensivo verso il lavoro dei medici»

Le parole dell'azienda sanitaria dopo l'interrogazione del consigliere regionale di Open Sinistra Fvg

L'azienda sanitaria del Friuli Occidentale ha replicato alla recente interrogazione depositata dal consigliere regionale Furio Honsell. L'esponente di Open Sinistra Fvg ha presentato un atto che riguarda la gestione del reparto di Ostetricia dell'ospedale Santa Maria degli Angeli. Secondo Honsell la scelta di sospendere il servizio del punto nascite di San Vito al Tagliamento ha portato «all'aumento del carico di lavoro» e «a un sovraffollamento del reparto con forti disagi per operatori, partorienti e puerpere, a causa dell'insufficienza di spazi disponibili». Honsell ha inoltre aggiunto che «sono state segnalate alcune criticità organizzative nell'assistenza alle donne che hanno dovuto partorire presso l'ospedale di Pordenone, come riportato da diverse neo mamme e confermato altresì dal Coordinamento Sanvitese per la sanità pubblica».

La risposta dell'Asfo

L'Asfo ha replicato alle segnalazioni riportate dal consigliere smentendo categoricamente la situazione descritta da Honsell. Per l'azienda sanitaria il reparto di Ostetricia è in grado dare tutta l'assistenza necessaria nella gestione della gravidanza fino al parto (in media 4-5 al giorno) senza particolari problemi considerando anche qualche picco di nascite avvenute nelle ultime settimane.

«Evidentemente - si legge nella nota - chi non vuol vedere i benefici della riorganizzazione adottata, non li riuscirà mai ad apprezzare, continuando a insinuare dubbi e insicurezze, quando in realtà i servizi della disciplina di ostetricia e ginecologia dell’azienda sono complessivamente e di gran lunga migliori di prima».

Con la sospensione del punto nascita di San Vito al Tagliamento l'azienda ha migliorato anche tutti gli indicatori che riguardano le attività di Ostetricia e ginecologia. Un anestesista dedicato alla sala parto è sempre reperibile «quando prima non era così», prosegue la nota. E le visite con priorità B e D, gli interventi per neoplasia e gli esami post-screening sono rientrati entro i tempi previsti. Per quanto riguarda le operazioni, tutti gli interventi chirurgici ginecologici sono aumentati mentre stanno diminuendo i tempi di attesa per quelli oncologici. 

Il direttore Pirrone: «Non siamo disposti ad accettare affermazioni che non siano basate su fatti oggettivi»

«Il personale medico e ostetrico del reparto di Ostetricia di Pordenone, unitamente a quello di San Vito, rifiuta sdegnatamente quanto affermato nell’interrogazione del consigliere Honsell che insinua criticità nella sicurezza dell’assistenza alle partorienti che afferiscono al reparto». Le parole sono del direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale di Pordenone che ha risposto alle accuse di Honsell.

Il primario sostiene che il numero di posti letto di reparto e blocco parto è adeguato agli standard previsti dall'azienda. Il personale medico e ostetrico di San Vito si è integrato con l'equipe di Pordenone, e al momento, dopo le ultime modifiche attuate in reparto, «non si sono mai verificate criticità inerenti mancanza di posti letto per le degenti o partorienti: il fatto che certi giorni il reparto sia occupato al massimo della capienza e altri giorni occupato magari per metà fa parte del normale andamento di qualsiasi punto nascita (i parti non sono eventi programmabili)».

Possono dunque capitare dei disagi nei giorni di maggior afflusso, «ma nulla ha a che fare con la sicurezza delle cure! È offensivo nei riguardi dell’impegno che medici e ostetriche di Pordenone e San Vito stanno profondendo in questa nuova fase in cui, peraltro, potremmo facilmente dimostrare i riconoscimenti della qualità delle cure ricevute, da parte di numerose donne».

A supporto di questa tesi ci sono alcune scelte che hanno inciso sulla qualità delle cure in gravidanza: «Dal 1° gennaio abbiamo ottenuto la guardia anestesiologica dedicata all’ostetricia, garantendo una ancora migliore gestione delle emergenze/urgenze. Il tasso di tagli cesarei, già sotto la soglia rispetto agli standard regionali, è ulteriormente diminuito dall’inizio dell’anno».

L'assistenza dopo il parto

Roberta Pinzano, direttrice SOC Ostetricia-Ginecologia di San Vito-Spilimbergo, ha infine marcato la centralità di tutte sedi del Friuli Occidentale:  «L’attività di controllo delle gravidanze e di diagnosi prenatale sia ospedaliera che territoriale e di supporto ostetrico e psicologico alla gravidanza viene erogata in tutte le sedi aziendali compreso l’ospedale di San Vito e i vari Consultori territoriali, dove sono state incrementate le sedute grazie alla presenza di ginecologi ospedalieri; alla dimissione dall’ospedale di Pordenone, dopo l’evento parto, tutte le puerpere ricevono un appuntamento nel Consultorio di riferimento, se necessario anche il giorno successivo alla dimissione, per il controllo e il supporto alimentare del bambino».

Nel corso del 2024, conclude, ci sarà «l’incremento dell’assistenza domiciliare a 24/48 ore dalla dimissione, ad oggi effettuata solo in casi selezionati».

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