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Ex fiera, gli attivisti di nuovo in piazza per salvare gli alberi: «Non ci fermeremo»

La manifestazione si terrà il 31 gennaio alle 17 sotto i tigli del polisportivo Gino Rossi

«Comunque vada a finire questa vicenda giudiziaria, la battaglia per tutelare il verde e anche i diritti dei cittadini di dire la loro, di essere coinvolti e di non subire le decisioni prese dall’alto in merito alle sorti di un bene comune così importante come questo luogo è per i pordenonesi, andrà avanti». Le parole sono del gruppo Il tiglio verde che ha annunciato una nuova manifestazione in difesa dei 47 alberi dell'Ex fiera. L'evento si terrà il 31 gennaio alle 17 sotto i tigli del polisportivo Gino Rossi come è già successo in passato con la prima manifestazione. Una scelta maturata dopo il confronto avvenuto in occasione dell'assemblea di ieri, 25 gennaio, alla Casa del Popolo.

Al momento il futuro del Polo Young si gioca su un unico campo di gioco, ovvero quello del Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia. Mercoledì 24 gennaio si è tenuta la discussione del caso insieme ai legali dopo che Legambiente e i comitati hanno presentato ricorso al Tar per impedire l'inizio dei lavori che porteranno al taglio di tigli storici e all'eliminazione del campetto. Il collegio dovrà emettere un giudizio nei prossimi giorni. 

Ex fiera, palla ai giudici: attesa per la sentenza del Tar
 

In attesa della parola dei giudici, il movimento che si è creato attorno all'Ex fiera non intende fermarsi vista la «coesione trasversale che si è creato attorno a questo progetto». 

Qualcosa è cambiato, afferma il comitato, «e soltanto il Sindaco e la sua Giunta sembrano non essersene accorti. Invece di chiedersi perché questo progetto ha sollevato tanto dissenso e cercare di rimediare (e di tempo per farlo ce n’è stato davvero tanto) hanno tirato la corda con arroganza, non risparmiando minacce, agitando lo spettro della manipolazione, cercando di mettere i cittadini contro altri cittadini».

Per il gruppo è stato  «un pessimo esempio da parte dell’autorità civica, che dovrebbe rappresentarci tutti». Tutte le associazioni - Legambiente Pordenone, il Tiglio verde, Campetto open run, il Comitato per la rigenerazione del quadrante di via Molinari e le singole persone che hanno partecipato a titolo personale alle ultime iniziative - hanno deciso di proseguire con le loro attività aspettando la scelta dei magistrati. E continueranno, come si legge nella nota, a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati «all’ambiente, la salute, il consumo ingiustificato di suolo, la cementificazione spacciata come progresso in nome di un Piano che dovrebbe essere di ripresa e resilienza, i cui fondi in ogni caso saranno a carico per due terzi sulle tasche dei contribuenti».

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