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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lavoro / Porcia

Electrolux, trovato l'accordo: incentivi fino a 72 mila euro per chi lascerà l'azienda

Fim-Cisl e Uilm della Rsu di Porcia ha accettato l'intesa siglata a Quarto d'Altino. Manca all'appello la delegazione Fiom-Cigl dello stabilimento pordenonese

Dopo la contestazione di alcune rappresentanze sindacali, l'intesa sulla procedura di licenziamento collettivo è arrivata. Le Fim-Cisl e Uilm della Rsu di Porcia hanno deciso di firmare l'accordo mentre la sigla Fiom-Cigl dello stabilimento pordenonese ha scelto di attendere l'assemblea prevista per la giornata di mercoledì 27 marzo.   

L'accordo, a questo punto, è valido dato che è stato sottoscritto da una larga maggioranza del coordinamento nazionale di Electrolux. L’individuazione dei lavoratori avverrà sulla base del criterio della volontarietà.

In questo modo, si legge nella nota, "sono previsti incentivi pari a 3.000 euro per chi ha già i requisiti per la pensione, 12.000 euro per chi li raggiunge entro 12 mesi, 25.000 per chi li raggiunge entro 24 mesi, 72.000 per chi infine non può agganciare la pensione nell’arco di fruizione della naspi a condizione che possa vantare una anzianità aziendale superiore a 8 anni. Per chi ne farà richiesta è previsto anche un percorso di outplacement che aiuti a trovare nuove opportunità lavorative".

Nel corso del confronto Electrolux ha confermato il piano di investimenti per l’Italia presentato al Ministero. Oltre a garantire un metodo di monitoraggio bimestrale con i delegati dei lavoratori "si impegna a ricorrere alla riqualificazione professionale e al part time laddove possibili per ridurre gli esuberi. Vengono altresì confermati tutti i programmi d’investimento frutto di accordi sindacali ed illustrati nell’incontro del 12 marzo presso il ministero dell’industria e Made in Italy".
 

Sul discorso del contratto di solidarietà (presente negli stabilimenti di Porcia e Forlì) bisognerà aspettare la data del nuovo incontro tra i vertici della multinazionale e i sindacati nel mese di maggio.  Dato che la crisi sta bloccando di fatto la crescita dei volumi di vendita dell’intero comparto dell’elettrodomestico, l'obiettivo sarà anche in questo caso di "discutere un possibile accordo di uscite volontarie fra il personale di produzione".

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