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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia / Porcia

Electrolux pronta a tagliare tremila posti di lavoro

La multinazionale si trova alle prese con la perdita di mercato in Nord America, nonostante una leggera ripresa sul fronte del Reddito operativo che mostra i livelli di redditività dell'impresa nell'ultimo trimestre.

I problemi legati al mercato americano si stanno facendo sentire in casa Electrolux. Lo scorso 27 ottobre l'azienda ha pubblicato i dati tel terzo quadrimestre del 2023. Numeri che mostrano da un lato un ritorno all'utile dopo una crisi che ancora oggi è presente nel settore, ma che dall'altro annuncia la necessità di rivedere l'organizzazione all'interno dell'impresa. Dal report si parla infatti di un taglio netto del personale. Una cifra che si aggira sui tremila esuberi anche se non viene specificato in quali zone verranno effettuati questi interventi. Nel Pordenonese lo stabilimento di Porcia è già alle prese con il contratto di solidarietà ma di recente si è riusciti a scongiurare la chiusura totale di alcuni reparti durante i mesi di ottobre e novembre visto l'aumento di ordini fino alla fine dell'anno.

I numeri

I ricavi di Electrolux si aggirano sui 33,4 miliardi di corone svedesi che sono 2,8 miliardi di euro con una diminuzione delle vendite organiche del 7,9% dovute al calo della domanda nel mercato. Allo stesso tempo è stata riscontrata una leggera ripresa per quanto riguarda i livelli di redditività dell'impresa nell'ultimo trimestre. Il reddito operativo è di 608 milioni di corone (51,6 milioni di euro) con un margine dell'1,8%. Questo grazie anche alla cessione dello stabilimento di Nyíregyháza in Ungheria che ha portato 24,9 milioni di euro (294 milioni di corone) nelle casse societarie. Anche l'utile ha mostrato dei segnali positivi con 10,4 milioni di euro (124 milioni di corone) dopo una perdita di 51 milioni avvenuto nello scorso trimestre.

Ciò nonostante Electrolux ha annunciato nuovi esuberi anche se resta capire come tutto questo possa influire su Porcia e Susegana. «Il nuovo assetto organizzativo dovrebbe interessare circa 3.000 posizioni - afferma il CEO Jonas Samuelson - con conseguente onere di ristrutturazione nel quarto trimestre del 2023 di 2-2,5 miliardi di corone svedesi, che sarà segnalato come una voce non ricorrente».

Il programma di riduzione dei costi, conclude il presidente «non è sufficiente per ripristinare i margini, data la persistente debolezza della domanda dei consumatori e la pressione competitiva sul mercato, soprattutto viste le grandi discrepanze nell'inflazione dei costi di produzione tra Europa/Nord America e alcune parti dell'Asia».

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